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Ferrari F1 – La Scuderia chiude il GP del Messico con un secondo posto incoraggiante. Il distacco da McLaren resta ampio, ma la SF-25 mostra timidi progressi.
La Ferrari F1 esce dal Gran Premio del Messico 2025 con sentimenti contrastanti. Da una parte la seconda posizione di Charles Leclerc che interrompe un periodo difficile e restituisce un minimo di fiducia; dall’altra, la consapevolezza che il distacco da McLaren resta sostanzialmente invariato. Una gara di resistenza e gestione, più che di prestazione pura, ma che conferma almeno un piccolo passo avanti per la SF-25.
Un podio importante, ma la vittoria resta un miraggio
Leclerc ha concluso al secondo posto alle spalle di Lando Norris, ma con oltre 30 secondi di distacco. Un dato che fotografa bene la distanza tecnica tra le due squadre. Tuttavia, per il Cavallino, dopo mesi di difficoltà e frustrazioni, tornare sul podio è comunque un segnale incoraggiante.
Hamilton, al volante dell’altra Ferrari, ha chiuso ottavo dopo una penalità di 10 secondi, ma in condizioni normali avrebbe potuto completare un doppio podio Ferrari.
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Un anno difficile: la prima vittoria continua a sfuggire
Il 2025 rimane un’annata negativa. A Maranello si sperava di poter festeggiare almeno una vittoria, anche fortunosa, ma il successo continua a mancare. La Ferrari non vince da 12 mesi, e la SF-25 ha mostrato i suoi limiti strutturali: sensibilità alle altezze da terra, difficoltà nel mantenere costante il carico aerodinamico e una gestione termica non sempre ottimale.
Nonostante tutto, i tecnici del Cavallino sembrano aver trovato un equilibrio migliore: il comportamento in gara è più prevedibile e la gestione gomme più stabile. Con il materiale già disponibile, la squadra sta riuscendo a massimizzare il potenziale della vettura.

Segnali di lavoro costante: il “fluido verde” e i micro-test aerodinamici
Durante il weekend in Messico, è stato nuovamente osservato il celebre fluido verde sulle ali e sul fondo vettura: un chiaro segnale che il team sta ancora analizzando i flussi aerodinamici per ottimizzare ogni minimo dettaglio. Piccoli passi, ma fondamentali per comprendere le reali potenzialità del progetto SF-25, anche per migliorare ( dati Simulatore) la metodologia di lavoro in vista 2026
In parallelo, la Red Bull continua a introdurre aggiornamenti anche in questa fase finale di stagione, mentre la Ferrari ha preferito fermare lo sviluppo per concentrare risorse sul prossimo campionato. Una scelta obbligata, ma che sottolinea la diversa fase tecnica delle due scuderie.
Vasseur: “Stiamo facendo il massimo con quello che abbiamo”
Così il team principal Frédéric Vasseur ha commentato a fine gara, ribadendo la volontà di chiudere la stagione con dignità e di costruire una base solida per il futuro. I progressi nella gestione aerodinamica e nella coerenza del setup rappresentano un piccolo ma significativo passo avanti.
Analisi tecnica: la strada è ancora lunga
Il divario dalla McLaren rimane ampio e strutturale: circa tre decimi al giro in media su quasi tutti i circuiti, una differenza che non può essere colmata senza un cambio radicale nel progetto. Tuttavia, l’atteggiamento del team appare più costruttivo rispetto al passato recente, e la direzione intrapresa sembra finalmente coerente.
Per tornare a vincere, serviranno aggiornamenti profondi nella filosofia aerodinamica e nella gestione meccanica. Il 2026, con il nuovo regolamento, offrirà la possibilità di ripartire da zero — ma solo un lavoro integrato tra telaio, power unit e simulazione potrà permettere alla Ferrari di colmare il gap.


