Dietro la tecnica della F1 di oggi, c’è un mondo di menti geniali che per loro natura, tendono a voler fare qualcosa che nessuno ha mai fatto. E c’è anche chi apprezza e compra.

Barcellona, conclusi i test prestagionali, le squadre si apprestano a rientrare ai rispettivi quartier generali. Enormi dati da analizzare per loro, sui quali noi possiamo fare qualche deduzione personale.

Le sessioni di test che si sono svolte a Barcellona, hanno mostrato che la Red Bull RB16 sembra la più in forma delle 3 monoposto dei top team. La squadra di Milton Keynes ha lavorato quasi sottotraccia, facendosi sentire soltanto in occasione della scoperta del DAS. In pista invece, hanno mostrato un auto dalle caratteristiche fenomenali; se questa non è una novità per le monoposto di Newey, quello che stupisce è la prestazione e l’affidabilità del motore Honda. Sebbene anche loro hanno avuto qualche problema, Max Verstappen non ha faticato a primeggiare nei settori.

 

Problemi di affidabilità per la Mercedes W11. Affidabilità di una vettura concettualmente mai usata da parte loro. Il design delle pance basse e con una buona apertura, è sempre stata una caratteristica delle Mercedes; lo stravolgimento ha portato, a quanto può sembrare, a problemi di alimentazione. Risolvibili sicuramente, basta guardare dietro la tecnica delle recenti Ferrari e completeranno l’opera. Però chissà se funziona anche senza outwash e con i bargeboard differenti: ricordiamo che la Mercedes non ha sposato appieno la filosofia dell’outwash. Se lo penso io, lo avranno pensato anche loro sicuramente, perciò a Melbourne aspettiamoci una W11 competitiva.

 

Un velo di curiosità sulla Ferrari. La SF1000 non ha mal figurato, ma per un aspirante ai Titoli non sono state delle buone giornate. Il pensiero è che sia stata affrontata questa doppia sessione di test con la consapevolezza di non azzardare troppo: il design delle pance stile Red Bull è un notevole cambiamento, perciò avranno pensato di mantenere altro per l’inizio di stagione. La sensazione è che per i primi GP la vettura sarà quella vista in Catalogna, poi si vedrà. La speranza è che funzioni alla grande fin da subito e che le evoluzioni servano soltanto per mantenerci al primato. La curiosità, è sapere se a Melbourne avranno il musetto tutto nuovo.

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I tempi dicono che al momento la Ferrari SF1000 sembra un pò indietro rispetto a Mercedes W11 e Red Bull RB16. Una differenza che seppur lieve, non va sottovalutata.

La più a dare show, rappresentando appieno in modo ingegneristico lo stile Hamilton, la vettura della Stella ha mostrato un dispositivo particolare, del quale se n’è parlato e parlato. Personalmente sono curioso di sapere esattamente cosa c’è dietro la tecnica del progetto DAS applicato ad una F1.

Non c’è molto spazio li davanti perciò la miniaturizzazione dell’ingranaggio sarebbe avanzata, o forse nemmeno c’è un ingranaggio; ci sarebbero nuove condizioni di stress dovute all’aggiunta di uno o più componenti al sistema di sospensioni e di controllo, che aumentano il rischio di rotture nonchè di cedimenti da contatto. La vettura inoltre aumenta in modo simmetrico l’azionamento, ma così facendo sono le gomme esterne a pagare il pegno dell’ingresso in curva più diretto; quanto potrà incidere sull’intero GP lo sapremo presto, sarà buona cura dei piloti non abusarne.

La cosa particolare, è che la FIA ha approvato il sistema solo per questa stagione, ma o è illegale, o non lo è! Il Regolamento parla chiaro, modifiche di questo tipo non sono ammesse: le vetture devono mantenere i settaggi stabiliti in regime di parco chiuso. Non si può pensare però di rendere una soluzione legale solo per una stagione: nessuno sa cosa possono trarne di cosi vantaggioso e cosi facendo si limita il potenziale di studio del dispositivo da parte di tutti i Teams.

Ritengo il DAS una soluzione geniale, che se dovesse passare l’esame affidabilità, potrebbe essere un arma in più, ma anche una distrazione in più. Come sempre, alla pista a dirlo. Certo è che dietro la tecnica di un sistema come questo, ci sono persone che lavorano e ideano. Ci prendono o non ci prendono, è sempre la pista a dirlo.

Ci sono team che per ragioni svariate si affidano alla tecnologia di altri, mettendoci giusto poco del proprio, o quasi niente in alcuni casi recenti.

La competitività della Racing Point RP20 è dimostrata e chi lo sa che ruolo può giocare: la squadra del magnate Lawrence Stroll ha praticamente acquistato qualche W10, cambiato colore, gli sponsor e poco altro. Discutibile? Si. La F1 è la massima espressione dell’automobilismo, invece di comprare la macchina forse si potevano prendere degli ingegneri; sarebbe stato sicuramente più appagante.

Molto ci hanno mostrato la Renault R.S.20, che sembra aver trovato un progetto più che valido le cui prestazioni sono incoraggianti e chissà in che colorazione correrà; un pò meno la sorella di motore McLaren MCL35. La squadra di Woking non si è esposta più di tanto, sebbene il suo sembra il progetto che più incuriosisce. Anche le Alfa Romeo Racing C39 hanno ben figurato. Gli altri sono progetti già visti, chi dietro la tecnica Ferrari, chi dietro la tecnica Red Bull. Ottimi test per la Williams, riuscita a star vicino agli ultimi, che vista la passata stagione…..

 

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