Citato da The Race, Ross Brawn è tornato a parlare dell’attesissimo format della Qualifica Sprint che debutterà questo weekend a Silverstone.

Il weekend del GP di Gran Bretagna si avvicina, e con esso anche la prima Qualifica Sprint della storia della F1. Il test del nuovo format sarà senza dubbio l’argomento di maggior interesse del fine settimana britannico, mettendo per una volta in secondo piano l’emozionante lotta per il titolo tra Red Bull e Mercedes. Gli appassionati del circus sono estremamente divisi sulla bontà di questa proposta, che la stessa F1 ha deciso di sperimentare in tre weekend diversi (Silverstone, Monza e forse Interlagos) prima di introdurla in maniera più massiccia o definitiva in caso di successo. Il maggior sostenitore di questa novità, Ross Brawn, ha recentemente parlato proprio della Qualifica Sprint, rivelando che la F1 potrebbe utilizzare questo sistema di sperimentazione anche in altri casi nel prossimo futuro.

“Devo dire che i team sono stati davvero molto cooperativi…” – ha detto il Managing Director della F1, citato da The Race, riguardo al nuovo format – “…e sono curiosissimi come noi di vedere quali saranno i risultati. I piloti potranno fornire il loro punto di vista dopo la prova. Da un lato ci sono alcuni tradizionalisti che non comprendono perché cerchiamo di cambiare le cose, ma ci sono altri che sono molto desiderosi di valutare i risultati di questo test. Per il futuro penso che si debba considerare l’idea di avere qualche evento sperimentale in F1, non limitandoci alla Qualifica Sprint, bensì anche in altre circostanze. Questo perché in passato è stato difficilissimo evolvere o modificare i format. Dobbiamo considerare ed abbracciare l’idea di effettuare un numero sufficiente di sperimentazioni prima di poter esprimere un giudizio su eventuali cambiamenti di format”.

Brawn ha proseguito parlando dell’impatto che Liberty Media ha avuto nella decisione di sperimentare la Qualifica Sprint: “Quando Liberty è entrata in F1, ha voluto valutare i nostri metodi di lavoro con occhi nuovi. In particolare Chase Carey aveva un punto di vista fresco ed indipendente sulla F1: lui poneva domande molto interessanti riguardo alle cose che facciamo e perché le facciamo. Oltre a questo c’è stata una crescita dell’interazione sui social media ed altre piattaforme, con un pubblico probabilmente nuovo per la F1. Abbiamo visto dalla serie ‘Drive to Survive‘ che c’è una nuova schiera di fan molto appassionati. Penso che il circus si sia dimostrato assai aperto al progresso permettendo l’organizzazione di questi eventi. A volte è difficile far decollare questi progetti in F1″.

“Non c’è motivo per cui dovremmo forzare l’introduzione di questo format qualora non avesse successo.” – ha concluso Brawn, parlando dell’ipotesi di un fiasco della Qualifica Sprint – “Uno degli aspetti migliori di ciò che accadrà è che il format sarà testato tre volte, non per l’intera stagione. In passato, quando sono stati effettuati dei cambiamenti, teoricamente la F1 lo ha fatto per l’intero campionato. E ne ha sempre sofferto. Ricordiamo tutti il fallimento, qualche anno fa, della qualifica ad eliminazione, che fortunatamente venne cancellata durante il campionato. In quel caso credo che tutti si aspettassero delle difficoltà, e infatti ce ne furono molte. Quindi, noi proveremo questo format tre volte: se non sarà un successo e se non otterremo le risposte sperate, alzeremo le mani, torneremo indietro e valuteremo nuove proposte. Però chiederei ai tradizionalisti di aspettare, e giudicare la Qualifica Sprint dopo averla vista”.

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