Ferrari F1 – In una intervista rilasciata in esclusiva a Newsf1.it, l’ingegnere Luigi Mazzola — figura storica della Scuderia Ferrari — ha analizzato con estrema chiarezza e franchezza la situazione attuale del team di Maranello.
A condurre l’intervista è stato il nostro redattore Massimo Zecchinelli, in un confronto che ha fatto emergere numerosi spunti critici sulla direzione tecnica e organizzativa della squadra.
Mazzola, che ha vissuto dall’interno l’epoca dei grandi successi con Schumacher, non usa mezzi termini: “Siamo a sei Gran Premi e non hanno ancora tirato fuori il potenziale della macchina. Questo vuol dire che manca competenza.”
“Siamo a sei Gran Premi e non hanno ancora tirato fuori il potenziale della macchina. Questo vuol dire che manca competenza.”
Secondo lui, il problema non riguarda solo la vettura, ma affonda le radici in una gestione poco efficace e in una struttura tecnica debole. “Un tempo, con mezza giornata di test capivamo tutto. Oggi si brancola nel buio.”
Mazzola ha anche riportato le dichiarazioni dei piloti che confermano un clima di frustrazione. Leclerc: “Non ho né sovrasterzo né sottosterzo… questa è la macchina.” Hamilton, visibilmente insoddisfatto, afferma: “Datemi quella del sabato, questa non si guida.”
Per Mazzola, l’arrivo del campione britannico può servire da catalizzatore: “Se qualcuno può svegliare il team, quello è Hamilton. Ma da solo non basta. Bisogna cambiare cultura.”
Le critiche più forti sono rivolte all’assetto dirigenziale: “In venticinque anni cambiano i team principal – Domenicali, Binotto, Vasseur – ma in alto non cambia mai nessuno. E i risultati si vedono.”
L’ingegnere sottolinea come la Ferrari sia oggi un marchio di successo sul piano finanziario e industriale, ma carente nei valori sportivi che l’hanno resa celebre.
“La Formula 1 è un mondo spietato,” conclude, “e senza competenza, non si va da nessuna parte.”
Dalle parole di Mazzola emerge con chiarezza che, per tornare al vertice, alla Ferrari non basteranno interventi tecnici: servirà una rivisitazione profonda della propria identità e cultura sportiva.
L’intervista completa è disponibile sul nostro canale YouTube ufficiale.