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F1 2026 – Dall’esperienza di un progettista aerodinamico del gruppo Sauber Audi: comprendere il “rake” e perché potrebbe non essere la chiave per le monoposto del futuro, nonostante le modifiche al fondo.
Con l’avvicinarsi del 2026, il mondo della Formula 1 è in fermento per i radicali cambiamenti regolamentari, in particolare quelli legati all’aerodinamica. Tra le tante discussioni, riemerge un termine che ha dominato il dibattito tecnico per anni: il “rake”. Sarà il 2026 l’anno del ritorno dell’assetto inclinato delle monoposto? Per fare chiarezza, NewsF1.it si è affidata all’esclusiva prospettiva dell’ingegner Alberto Maggioni, esperto aerodinamico del gruppo Sauber Audi con una lunga carriera in F1 fin dal 2009. La sua analisi offre una visione privilegiata su questo affascinante aspetto della progettazione.
Cos’è il Rake e Perché è Stato Importante (8:33 nel video)
Per chi non è un addetto ai lavori, il “rake” è un setup aerodinamico in cui la parte anteriore della vettura è più bassa rispetto a quella posteriore, creando una leggera inclinazione verso l’alto. Come spiega l’ingegner Maggioni, “fondamentalmente è un setup della macchina che viene fatto abbassando al massimo possibile l’altezza anteriore e alzando l’altezza tatticamente, quindi meccanicamente.”

Questo assetto è stato una tendenza dominante negli anni precedenti l’attuale regolamento (dal 2018 al 2021), specialmente con il vecchio fondo delle vetture. I team avevano scoperto che inclinando la vettura in questo modo, potevano sfruttare l’intero fondo come una grande superficie di espansione per il flusso d’aria, generando un significativo vantaggio aerodinamico e aumentando il carico.
Fondo Piatto 2026: Un Invito al Rake?
Il nuovo regolamento F1 2026 prevede l’introduzione di un fondo piatto, una modifica significativa che potrebbe teoricamente suggerire un ritorno al concetto di rake. Un fondo più piatto, infatti, era una delle condizioni che in passato rendeva il rake particolarmente efficace nell’espandere il flusso d’aria.
Tuttavia, l’ingegner Maggioni offre un’analisi più sfumata e realistica, basata sulla sua esperienza di progettazione. Nonostante il fondo piatto, c’è un altro elemento cruciale da considerare.

Perché l’Ingegnere Maggioni Ritiene Improbabile un Ritorno del Rake (8:33 – 10:55 nel video)
Secondo Maggioni, il diffusore delle vetture F1 2026, pur con un fondo piatto, è “un diffusore ancora abbastanza generoso”. Questo è il dettaglio chiave. Un diffusore generoso è progettato per espandere il flusso d’aria in modo efficiente anche con la macchina che gira bassa e piatta, senza bisogno di un’inclinazione pronunciata.
“Se questo è possibile, è più vantaggioso girare con la macchina bassa. Su quello non ci sono dubbi,” afferma Maggioni. La sua conclusione è chiara: “Non credo, specialmente i primi il primo anno, non credo che nessuno si avventurerà su quella strada.”
Le simulazioni e i test iniziali dei team hanno probabilmente già mostrato che il vantaggio aerodinamico complessivo si ottiene mantenendo la vettura il più bassa possibile da terra, piuttosto che introducendo un rake elevato. Sebbene il concetto sia stato testato in passato, le specifiche del diffusore del 2026 orientano i progettisti verso una soluzione con altezza da terra minima.
Le Conseguenze per la Progettazione delle Monoposto F1 2026
La scelta di un setup con o senza rake ha implicazioni enormi per l’intera progettazione della monoposto. Un assetto basso e piatto massimizza l’effetto suolo e l’efficienza aerodinamica, specialmente in un contesto dove il diffusore è già potente. L’esperienza di Maggioni suggerisce che i team si concentreranno sull’ottimizzazione di questo setup, evitando il rischio di avventurarsi in strade meno consolidate nel primo anno di un regolamento così complesso.
Conclusione:
Il “rake”, sebbene un concetto affascinante e storicamente rilevante in Formula 1, potrebbe non tornare alla ribalta nel 2026, nonostante il fondo piatto. L’analisi dell’ingegner Alberto Maggioni del gruppo Sauber Audi, con la sua esperienza pluridecennale, indica che la combinazione di fondo piatto e un diffusore generoso favorirà assetti bassi e stabili. Questo orientamento promette vetture estremamente efficienti, ma con sfide di progettazione che richiederanno ai team di spremere ogni millesimo di secondo dalle nuove geometrie aerodinamiche.
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