La stagione 2025 di Formula 1 della Ferrari è stata un susseguirsi di delusioni. Ma l’origine dei problemi va forse ricercata in un approccio progettuale che ha perso la “genialità” in favore del “compitino”? Su NewsF1.it analizziamo le scelte ingegneristiche che hanno portato la SF25 al fallimento.
La Ferrari 2025 ha concluso una stagione amara, un capitolo che tutti a Maranello vorrebbero dimenticare. Ma al di là delle prestazioni in pista, una riflessione profonda si impone: la crisi della Ferrari F1 è forse una crisi di genialità ingegneristica? Nel nostro recente dibattito, abbiamo acceso un faro proprio su questo aspetto cruciale, analizzando le scelte che hanno condannato la SF25.
Le “Toppe della Toppa”: Quando l’Innovazione Diventa un Limite
“È stato un anno assurdo”, abbiamo commentato, ricordando come tutto sia iniziato nell’inverno scorso. La Ferrari, in “Pompa Magna”, aveva annunciato una nuova sospensione anteriore, promettendo miglioramenti aerodinamici e una gestione gomme senza precedenti. Il risultato? Un clamoroso flop.
Invece di correggere la rotta tornando alle basi, la strategia adottata è stata quella della “toppa della toppa”. Prima si è constatato che all’anteriore c’era una temperatura gomme e al posteriore un’altra. La risposta? Un’altra modifica, questa volta alla sospensione posteriore, per “andare a mettere la toppa della toppa”. Ma queste “due toppe sono state peggio di qualsiasi affinamento, son toppe che non so servite a nulla,” con un costo economico elevatissimo.
Questo approccio si scontra violentemente con quanto visto altrove. La McLaren, ad esempio, è “cresciuta aggiustando qua e là,” migliorando nel suo insieme senza grossi stravolgimenti. Una metodologia più pragmatica e progressiva, che ha dato i suoi frutti.
“I Geni della Genialità” e la Mancanza di Visione
La questione si allarga al concetto stesso di ingegneria in Formula 1. Come si può conciliare la definizione di “ingegneri geniali” (come affermato da Elkann) con i risultati disastrosi e l’incapacità di leggere e sviluppare un progetto?
“Non serve solo una laurea in ingegneria e tante conoscenze, serve la genialità,” è stato il nostro monito. La critica non è verso la categoria degli ingegneri in sé, ma verso una tendenza che vede il “compitino” prevalere sulla visione, sull’immaginazione e sulla capacità di creare soluzioni innovative e funzionanti.
La Formula 1 è un laboratorio di innovazione, dove l’ingegnere è come un architetto che deve “architettare una vettura”. Questo richiede intuito, coraggio di sbagliare e la capacità di pensare fuori dagli schemi, non solo di “sfornare file DVG come te pare”.
Il Futuro di Maranello: Speranza o “Gatto di Schrödinger”?
Liberarsi della SF25 è una priorità. Ma il futuro è incerto. La Ferrari sarà come il “Gatto di Schrödinger”: “eccezionale oppure un cesso” fino alla prima gara del 2026, quando il nuovo regolamento tecnico rimescolerà le carte.
Le voci su un netto vantaggio Mercedes per le Power Unit 2026 non fanno che aumentare le preoccupazioni. Se la Ferrari ha davvero sacrificato lo sviluppo del 2025 per il 2026, si spera che il risultato sia all’altezza. Ma il rischio di “un’altra annataccia” è concreto, se la mentalità ingegneristica a Maranello non cambierà radicalmente.
La Ferrari non può più permettersi di inseguire con “toppe” o di affidarsi solo al “compitino”. Serve una scintilla di vera genialità per tornare a competere ai massimi livelli della F1.
E voi, quali sono le vostre considerazioni sull’approccio ingegneristico della Ferrari? Credete che a Maranello manchi una visione più audace? Dite la vostra nei commenti su NewsF1.it!
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