Hamilton Ferrari F1 Formula 1
Hamilton Ferrari Formula 1 F1 Foto Credits Media Ferrari

Hamilton in Ferrari – Esclusivo Mazzola a NewsF1: “Vi spiego le difficoltà di Lewis ”

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L’avventura di Lewis Hamilton in Ferrari non è iniziata sotto i migliori auspici. In un’intervista esclusiva al canale YouTube di NewsF1, Luigi Mazzola ha fatto il punto sul weekend appena trascorso in Ungheria. Il circus è andato in vacanza con diversi temi su cui riflettere, su tutti la debacle Ferrari in gara. Dopo un sabato sorprendente per la Rossa, con Leclerc autore della sua pole numero 27 in carriera, diverso è stato il copione della domenica, con il monegasco protagonista di un vero e proprio calvario, chiudendo la gara in quarta posizione, dopo aver comandato per 40 giri. 

Ma se Leclerc è riuscito finalmente a essere davvero protagonista nel weekend di Budapest, lo stesso non si può dire di Lewis Hamilton, nuovamente eliminato in Q2 e autore di una gara anonima conclusa al dodicesimo posto, nonostante una strategia alternativa che avrebbe dovuto pagare nella seconda parte di gara. 

In tanti si interrogano sullo stato di forma del sette volte campione del mondo, arrivato in Ferrari a febbraio con ben altre premesse. Sull’argomento è intervenuto Luigi Mazzola, che ha subito scherzato sulla situazione del nativo di Stevenage: “A parte il fatto che può [Hamilton] aprire il telefono, guardare l’home banking e sorridere, ma questo è solo per sdrammatizzare. Lui perché è stato preso da John Elkann, poi supportato da Vasseur? Per vincere il campionato del mondo, c’era questa equazione, per vincere il campionato c’è bisogno di un campione”

Ferrari F1 Mazzola
Ferrari F1 Mazzola

Mazzola ha poi illustrato le difficoltà che secondo lui sta incontrando Hamilton in Ferrari, su tutte la diversa metodologia di lavoro tra la Rossa e la Mercedes, team con il quale ha vinto 6 dei suoi 7 titoli: “Ha visto che qui non è come in Mercedes, qualcosa non quadra a livello di organizzazione e partono le prime indicazioni, i primi dossier, sicuramente utili, ma poi si rende conto degli errori e la mancanza di fiducia che traspare nei colloqui con gli ingegneri e per questo inizia a mancare la fiducia nella competenza delle persone attorno a lui”

L’ex ingegnere della Ferrari ha fatto poi un parallelo con Alain Prost, trovatosi in uno scenario simile a quello di Hamilton ai tempi degli anni a Maranello: “Se non sei lì davanti, o almeno davanti al tuo compagno di squadra, è inutile scrivere [i dossier], ma il team realizza che il compagno va più forte e quindi ci potrebbe essere un fattore legato direttamente al pilota. Quando Prost è arrivato, lui girava sempre col pieno perché voleva la macchina carica, mentre nei test di solito si girava con l’80% di carburante che si usava poi in gara, si sistemavano gli assetti e tutto il resto. Mansell invece, che girava con almeno 60 kg di carburante in meno e quindi era due secondi più veloce e per lui la macchina era apposto”

“Così ho parlato con Alain e gli ho suggerito di girare con lo stesso quantitativo di benzina di Mansell. Eravamo al Paul Ricard e prepariamo un programma di qualifica con gomme adatte. Erano le 2 di pomeriggio, il momento migliore per fare i tempi e inizia a sparare dei giri di almeno un secondo più veloci di quelli di Mansell. Questa è la stessa situazione che sta vivendo, dove probabilmente i suoi dossier sono giusti ma poi l’azienda ti deve dar retta. Quando però hai un pilota che fa la pole e l’altro che fa tredicesimo, c’è una bella differenza, Hamilton ha anche questa frustrazione”

Mazzola ha infine auspicato che Hamilton torni ai suoi livelli, ma ritiene comunque che sia un processo non immediato e soprattutto non semplice: “Per riprenderlo c’è solo un modo, farlo andar forte: se non è andato forte fino ad ora, cosa fai per farlo rendere di più?”

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