F1 News – È già tempo di pensare al 2025 in casa Ferrari: la scuderia di Maranello infatti, si prepara ad accogliere il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, che per la prima volta in carriera si vestirà di rosso, andando a caccia dell’ottavo titolo che lo porterebbe ancor di più nell’olimpo della Formula 1.
Tanti addetti ai lavori si sono domandati se la mossa del Cavallino Rampante fosse solo un’operazione di marketing, oppure se il nativo di Stevenage riuscirà a far compiere al team il definitivo passo in avanti atteso da molti anni.
In un’intervista a “La Politica nel Pallone” su Radio GR Parlamento, si è espresso l’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, che ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa:
“La Formula 1 è diventata veramente una competizione che coinvolge tutti i continenti, quello del 2024 è stato un campionato imprevedibile e finalmente c’è un elemento positivo nel vedere la Ferrari che all’ultimo GP si è presentata in grado di vincere: se penso ad Alonso nel 2010 mi sento male, sarebbe bastato un 4° posto. La Ferrari quest’anno ha avuto alti e bassi, ma è migliorata molto lottando fino all’ultimo per il Mondiale Costruttori. Ci sono le premesse per un buon campionato l’anno prossimo, speriamo sia quello buono. Poi nel 2026 si ripartirà da zero”.
Ovviamente il focus si è poi spostato inevitabilmente su Hamilton. L’ex presidente del Cavallino Rampante scommette sul sette volte campione del mondo, anche se ammette che la scelta
potrebbe rivelarsi rischiosa nell’ottica dell’equilibrio del team: “In questi anni il problema della Ferrari non è stato legato ai piloti, Carlos Sainz e Charles Leclerc sono forti. Hamilton è un fenomeno come Verstappen: il suo arrivo in Ferrari non è un’operazione di marketing, lui vuole chiudere la carriera vincendo in rosso.
La scelta di Lewis Hamilton da un lato è un rischio perché prendi un fuoriclasse che ha vinto moltissimo e che viene in Ferrari per vincere e dall’altro c’è un Leclerc che pur facendo delle belle gare non ha mai vinto e gli anni passano. Sarà un anno molto interessante per la Ferrari, a condizione che si riesca a colmare il gap con la McLaren per partire fin dalla prima gara già competitivi, si faccia una macchina in grado di vincere in tutte le condizioni e ci sia anche chiarezza di gestione all’interno del team”.
In seguito, Montezemolo ha elogiato Verstappen, autore di una stagione eccezionale malgrado non abbia sempre avuto una macchina competitiva nell’arco del campionato: “Ci sono i grandi campioni e poi ci sono i fuoriclasse come Sofia Goggia nello sci, Federica Pellegrini nel nuoto, o Jannik Sinner nel tennis. In Formula 1 Verstappen è un fuoriclasse, è sempre stato fortissimo anche con i go kart. Quest’anno ha dovuto chiedere il massimo a se stesso: aveva una macchina inferiore alla McLaren e in alcuni casi anche alla Ferrari”.
Il pensiero passa poi a Michael Schumacher, indimenticato e indimenticabile leggenda della Ferrari e della Formula 1, con il quale Montezemolo ha condiviso i più grandi successi nella storia del Cavallino: “Michael è il pilota più vincente nella storia Ferrari, è un pezzo di storia ed è una grande mancanza nella mia vita: ho passato con lui anni indimenticabili, in pista e fuori. Sento spesso la moglie Corinna, la figlia è diventata una grande campionessa con i cavalli”.
Infine, Montezemolo ha criticato la Federazione in merito alla troppa severità da parte dei commissari sui duelli tra i piloti, che in questa Formula 1 non sarebbero più liberi di lottare come avveniva invece in passato: “La F1 è fatta di sani duelli: cosa avrebbero fatto nel duello tra Villeneuve e Arnoux, li avrebbero messi in galera? Credo si stia esagerando, sia nel discorso del contatto fisico, sia nell’uscita oltre le linee della pista. Così la Formula 1 sta diventando un orologio di precisione: si deve lasciare spazio a emotività, coraggio e alla capacità dei piloti che non devono guardare i millimetri. E uno dei punti sui cui riflettere per modificare un po’ le cose”.
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