Ferrari F1 Race tech video
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F1 News Ferrari e gli aggiornamenti: Come uscire dalla crisi?


F1 News – Il GP di Silverstone ha evidenziato i passi in avanti di Mclaren e Mercedes, la differenza che fa Verstappen e la crisi nera della Ferrari. Come faranno Vasseur e i tecnici in rosso a rimediare ai fallimentari aggiornamenti di Barcellona?

A proposito della rossa, alle prese con diversi test sui piloti nel corso del weekend britannico, i problemi dei nuovi aggiornamenti si sono presentati come da previsioni.
Oggi ci faremo aiutare dall’ingegnere Riccardo Romanelli per capire come la scuderia di Maranello deve fare per uscire da questo improvviso calo di performance che l’ha fatta scivolare dai primi posti al ruolo di quarta forza.

Lewis Hamilton Re delle condizioni difficili

Romanelli inizia la sua analisi della gara parlando del vincitore del Gran Premio di Silverstone, Lewis Hamilton, grande veterano della categoria e sempre in agguato appena ne ha l’occasione.
L’inglese infatti, in una gara caratterizzata da molteplici variazioni climatiche e di condizioni del tracciato, è stato il più sveglio e astuto nel prendere le decisioni giuste al momento giusto. Mercedes ha fatto la sua parte, grazie ad una macchina nettamente migliorata rispetto all’inizio della stagione.

Mclaren sciupa tutto, per l’ennesima volta

La Mclaren che è al momento la vettura col pacchetto migliore tra prestazioni in pista e rendimento dei piloti, pecca di gioventù nei momenti importanti. Nelle ultime 4/5 uscite la vettura inglese si è dimostrata spesso la migliore sul passo gara, ma tra gli errori del muretto box e quelli del pilota di punta Lando Norris, non è ancora riuscita a ripetere il successo di Miami. qui a Silverstone, nonostante il passo mostrato nelle prove, ha un po’ faticato in alcune fasi della gara, venendo fuori soprattutto col bagnato.

Ferrari deludente, ancora in grande difficoltà

Nel Venerdì di prove libere, Charles Leclerc è sceso in pista col pacchetto evolutivo introdotto a Barcellona, mentre il compagno Carlos Sainz con quello precedente di Imola. I risultati hanno confermato il maggior carico del nuovo aggiornamento a discapito della guidabilità, evidenziata dal Bouncing nelle curve veloci.

Secondo Romanelli, la scelta di utilizzare due configurazioni diverse nelle prove libere è sinonimo di un metodo di lavoro positivo e corretto. La nota negativa però è rappresentata dal passo indietro che gli uomini di Maranello hanno dovuto fare tornando alla specifica di Imola per Qualifiche e Gara. A risentirne è stato soprattutto Leclerc che ha dovuto adattarsi in poco tempo rispetto alla vettura utilizzata il giorno prima. Il fatto di portare sul tracciato una Monoposto meno aggiornata, secondo l’ingegnere, ha rallentato le performance stesse nel confronto con i rivali.

Secondo l’ingegnere l’instabilità dinamica della nuova vettura ha fatto intendere agli ingegneri italiani che il lavoro da fare per migliorare gli aggiornamenti, passerà per l’aggiunta di nuovi pezzi. Romanelli parla in particolare della zona del “marciapiede” del fondo della Ferrari F1 SF-24. Ovviamente a Silverstone Ferrari non aveva a disposizione nuovi pezzi da provare e ha dunque tentato di adattare la monoposto tramite l’assetto, non trovando però il beneficio sperato.

Sentendo le parole di Sainz, c’è speranza per il Gp di Ungheria?

Carlos Sainz al termine della gara in Gran Bretagna, ha fatto il punto sulla situazione della Ferrari e si è detto fiducioso di aver capito i problemi di questa e come risolverli. Prendendo in considerazione queste dichiarazioni, il nostro ospite fa una disamina su come Ferrari potrebbe comportarsi nel prossimo appuntamento ungherese. Secondo Romanelli, Ferrari potrebbe portare il nuovo pacchetto di aggiornamenti bocciato a Silverstone sulla pista dell’Ungheria, proprio grazie alla configurazione differente di questa.
L’Hungaroring è un tracciato che presenta diverse curve lente e pochi cambi di direzione ad alta velocità rispetto a Silverstone. Questo disegno della pista dovrebbe favorire il maggior carico aerodinamico della SF-24 evoluta in Spagna e l’assenza di curvoni veloci ridurrebbe sulla carta la difficoltà dei piloti nel tenere la linea ideale.
Uno dei grandi problemi congeniti delle vetture nate dal regolamento 2022 è la regolazione delle altezze da terra e la conseguente rigidità delle sospensioni; Con gli aggiornamenti recenti Ferrari è incappata proprio in queste difficoltà di regolazioni. Al contrario l’ingegnere ci spiegherà fra qualche riga come Mercedes sia riuscita a trovare la chiave per migliorare la propria vettura sfruttando proprio queste regolazioni

Che impatto ha l’addio di Enrico Cardile alla Ferrari F1 ?

Romanelli parla della figura fondamentale del Direttore tecnico, occupata fino a pochi giorni fa da Enrico Cardile che ha sciolto il suo rapporto con Ferrari. Il DT di una squadra di F1 ha un ruolo impattante nel dirigere i lavori per la vettura attuale e il design di quella della stagione successiva. L’assenza di questa figura verrà momentaneamente sostituita dal Team Principal di Ferrari F1 Frederic Vasseur. Sulle voci della dipartita di Cardile per far spazio ad un eventuale arrivo di Adrian Newey, secondo l’ingegnere non vi è nessun tipo di correlazione. Entrambe le figure avrebbero potuto coesistere.

Ad esempio il divario nelle scelte all’interno di Red Bull che propende verso il campione del mondo Max Verstappen, dipende dalla collaborazione di queste figure interne e si sta rivelando potenzialmente dannoso per le performance della vettura, non più dominante come ad inizio 2024.

Mercedes rinvigorita nelle performance, ma cosa hanno scoperto gli ingegneri di Brackley?

Due vittorie consecutive e una Pole position nelle ultime due gare hanno definitivamente sancito il ritorno di Mercedes nella lotta tra i top team. il nostro ospite ci spiega quale può essere la chiave di svolta che il team Anglo-tedesco ha trovato sulla pista di Silverstone.


Proprio sullo storico tracciato inglese, Mercedes ha presentato la propria W15 con una particolare bombatura nella zona delle sospensioni.
A proposito di ciò Romanelli spiega come Mercedes abbia ben lavorato sulla variazione di rigidezza verticale dell’asse delle sospensioni e come queste regolazioni che si devono adattare alle diverse curve di un tracciato, possano favorire una migliore adattabilità della vettura.
Romanelli sostiene che Mercedes abbia ottimizzato queste regolazioni, soprattutto nella rigidezza della sospensione verticale, sbloccando così un potenziale non mostrato nelle prime uscite stagionali.

Per ascoltare l’intera analisi dell’ingegnere Riccardo Romanelli, potete seguire l’ultima puntata di Race Tech, trasmessa sul nostro canale YouTube.
Ringraziamo nuovamente l’ospite per il suo prezioso contributo e rivolgiamo il nostro sguardo sul Gran Premio dell’Ungheria, prossima tappa del mondiale 2024 di Formula 1.

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