F1 Williams – Le premesse erano discrete. Almeno per quanto concerne Alex Albon, assetato di punti dopo due giri a vuoto a Singapore e in Giappone. Il settimo posto ottenuto nella sprint race faceva presagire che il pilota anglo-thailandese, nel paese degli sceicchi organizzatore dei mondiali del 2022, potesse avere buona vendemmia anche nella corsa principale.
Invece è arrivato un tredicesimo posto che lascia l’amaro in bocca alla scuderia inglese. A cui s’aggiunge una fermata anzitempo di Logan Sargeant in deficit idrico e quindi impossibilitato a proseguire la corsa. Quest’ultimo continua il digiuno di punti che dura da inizio stagione e sembra non avere preso ancora le misure a dovere al circus.
A differenza di Nyck De Vries, appiedato dall’Alpha Tauri per scarsa resa, Sargeant ha però continuato e continua a godere della fiducia della Williams. Nella consapevolezza che al corridore di Fort Lauderdale sia mancata, a volte, un po’ di fortuna al di là delle obiettive difficoltà della vettura che pure ha comunque compiuto qualche progresso dall’inizio del mondiale, come dimostrano i cinque piazzamenti a punti di Albon.
Con la testa già al prossimo anno, la Williams accarezza però il sogno di tornare a punti e, possibilmente, con entrambi i drivers. Per Albon sarebbe un aggiungere un pezzo alla collezione, per Sargeant quasi come vincere un mondiale, dopo avere sfiorato la zona punti in Austria con l’undicesimo posto che resta il migliore piazzamento finora ottenuto.
Vi è poi un valore aggiunto che in Williams abbonda: lo spirito di squadra. La prima preoccupazione di Albon alla fine della kermesse qatariota era per il compagno di squadra. “Sono contento che Logan stia bene perché non è mai facile ritirarsi da una gara- ha commentato l’anglo-thailandese – questa gara sarà ricordata come una delle più dure dell’anno, io stesso ho sofferto l’esposizione al calore”.
Altro segno di spirito di gruppo, il fatto che la Williams non abbia fatto minimamente pesare a Sargeant il ritiro dicendogli chiaro e tondo a fine Gran Premio: “non devi vergognarti”. Perché, certo, in Formula Uno si vive per vincere ma la salute resta una sola.
Ora la scuderia guarda a domenica 22, data in cui si correrà il Gran Premio di Formula 1 degli Usa sul circuito di Austin in Texas detto anche circuito delle Americhe. In un luogo dove il caldo frusta parecchio, ma sempre meno che nel torrido Qatar.