In un mare di celebrazioni, la Mercedes è naufragata sotto la pioggia intermittente di Hockenheim. L’errore di Bottas e i problemi di Lewis Hamilton hanno reso amarissimo il weekend tedesco.

La tavola era imbandita, i festeggiati erano vestiti a tema per le grandi celebrazioni della Mercedes per i 125 anni nel motorsport e i 200 GP in Formula 1 e alla fine a festeggiare sono stati gli altri.

La 64ª edizione del Gran Premio di Germania ha premiato nel caos di una gara sui generis quel toro indomabile di Max Verstappen. Alle sue spalle si è scritta una nuova pagina storica delle rimonte dal fondo dello schieramento con il secondo posto di Sebastian Vettel e il terzo di Daniil Kvyat, partito dalla quattordicesima casella.

Mercedes

Riavvolgendo il nastro di un weekend bagnato ma non fortunato per la casa di Stoccarda, tutto era cominciato con sorrisi e foto ricordo.  L’atteggiamento dei grigi in terra tedesca può essere paragonabile a quello di un padrone ricco che ospita nella sua villa un grande evento per dimostrare, ancora una volta, la superiorità su tutto e tutti.

Alla fine, il karma ha punito la tracotanza degli uomini della stella a tre punte, come ammesso, al termine della corsa, anche da Toto Wolff:Questo dimostra che non puoi concederti distrazioni, devi focalizzarti solo sul lavoro. Non siamo superstiziosi, ma crediamo nel karma. Questa è una giornata di cui far tesoro”.

Dopo l’87esima pole position di Lewis Hamilton, in Ungheria potrebbe balzare a +20 su Michael Schumacher, la Mercedes pregustava una facile doppietta, soprattutto dopo il clamoroso stallo in partenza di Max Verstappen. Al 30° giro, mentre guidava in solitaria la gara, Lewis Hamilton ha commesso l’errore che gli ha compromesso la corsa. A volte anche i fenomeni sbagliano, ma l’escalation di guai per i grigi è stata clamorosa. Dopo aver danneggiato l’alettone vintage della sua W10, il cinque volte campione del mondo ha ripreso la via dei box, non rispettando il paletto d’ingresso della pit lane. Oltre ad una penalità di 5 secondi, la sosta al box Mercedes è stata un calvario per il pilota anglo-caraibico.

I meccanici non erano preparati al cambio ala e la coppola fantozziana anni ‘50 di qualche meccanico che si agitava nel tentativo di velocizzare le operazione ha reso il momento quasi surreale. Lewis ha concluso il weekend con 2 punti insperati, complici le squalifiche alle Alfa, mentre il compagno di box finlandese ha sprecato una grande chance, finendo a muro a pochi giri dal traguardo. L’errore di Bottas, grave ai fini di una rimonta in classifica piloti, quando si trovava in quarta posizione, ha rianimato i famigerati pugni rabbiosi di Toto Wolff.

“Non è facile quando hai a che fare con giornate del genere. Abbiamo avuto un inizio discreto di gara, con un buon passo. Ma poi tra incidenti, vetture fuori pista a causa delle condizioni difficili, chiamate sbagliate ai box, la gara è iniziata ad andare nel verso sbagliato”, ha commentato il team principal della Mercedes. Nonostante sia stata la peggiore gara dell’anno per la Mercedes con una performance domenicale molto al di sotto delle aspettative, le frecce d’argento conservano un margine in classifica costruttori di 146 punti sulla Ferrari. Lewis Hamilton balza, invece, a +41 sul compagno nella generale.

Wolff ha spiegato così il pit stop di quasi 1 minuto di Lewis Hamilton: “È stata un evento sfortunato perché ha avuto l’incidente proprio prima dell’ingresso in pit lane e i meccanici non erano preparati. Abbiamo poi sbagliato anche le chiamate ai box”. Frustrazione, infine, per il ritiro di Valtteri Bottas: “Tanti altri piloti hanno commesso errori, come Leclerc, ma in generale è stata una brutta giornata per i nostri piloti. Semplicemente, non sarebbe potuta andare peggio”.

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