La forza che la Red Bull che sta mostrando in questo campionato deve il merito alla riga e alla matita di Adrian Newey, l’ingegnere di Max Verstappen che gli sta permettendo di volare verso il suo primo titolo iridato. In un mondo evoluto, dominato dai computer e dagli strumenti più sofisticati, Newey è un ingegnere vecchio stampo. Ha attraversato epoche diverse, rivoluzioni diverse, ma è ancora un vincente. Anche quest’anno potrà ribadire la sua forza con la Red Bull, che si trova ormai ad un passo dal titolo mondiale, senza escludere quello costruttori (dietro di un punto alla Mercedes).

L’importanza di Adrian Newey

La sterzata al campionato del team austriaco l’ha data proprio Newey. La macchina austriaca era partita bene nei test invernali, interpretando meglio della Mercedes il nuovo fondo imposto dalla Fia, ma poi il vantaggio che Max aveva accumulato di 39 punti su Lewis dipo il Gp D’Austria è stato tutto risucchiato. La Mercedes ha saputo reagire, e ha ridotto il distacco anche grazie ai due incidenti di Max a Silverstone e in Ungheria. L’estate nera della Red Bull è coincisa anche con quella dell’ingengere, protagonista di una rovinosa caduta in biciceltta che lo ha costretto ad alcune operazioni e il ricovero in ospedale. Ma le cose sono subito cambiate con il suo ritorno in Turchia, e le due vittorie di Max ad Austin e in Messico, dominando e domando il suo avversario.

Red Bull, hai tra le mani l’oro

La Red Bull apsetta di ritornare sul tetto del mondo da ben 8 anni. L’ultima volta ci è riuscita con Sebastain Vettel. Poi dal 2014, con la nuova era ibrida, è stato un totale dominio della Mercedes, che quest’anno potrebbe venire interrotto per la prima volta da una Red Bull rinata grazie anche alla Honda, che si ritirerà a fine stagione.

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