Lewis Hamilton non usa mezzi termini dopo la qualifica Sprint del GP degli Stati Uniti: la Ferrari è in piena crisi di prestazioni. L’otto volte campione del mondo ha chiuso soltanto ottavo, lontanissimo dalla Red Bull di Max Verstappen, e ha lanciato un chiaro messaggio: “È una montagna da scalare.”
Hamilton deluso: “Non capisco dove abbiamo perso il ritmo”
Il venerdì di Austin era iniziato con buone sensazioni per la Ferrari, ma la realtà della Sprint Qualifying è stata impietosa.
Hamilton, al volante della SF-25, ha fatto registrare un miglior giro in 1:33.035, quasi nove decimi più lento del tempo di Verstappen (1:32.143).
“Non so dove sia finito il ritmo. In prova e in SQ1 sembrava tutto sotto controllo, poi la macchina è diventata molto difficile da guidare, e il passo è semplicemente scomparso”, ha spiegato un Hamilton visibilmente frustrato.
Ferrari doppiamente battuta: la Stake vola con Hülkenberg
A rendere ancora più amara la giornata c’è il confronto con la Stake F1, squadra clienti motorizzata Ferrari.
Il tedesco Nico Hülkenberg ha ottenuto una sorprendente quarta posizione, con un tempo quasi quattro decimi più rapido rispetto alla migliore Ferrari ufficiale.
Un dato che evidenzia quanto il progetto SF-25 sia in crisi: non solo la Rossa non riesce a lottare con Red Bull e McLaren, ma viene superata anche dai team clienti.
Leclerc in difficoltà, Ferrari senza risposte
Anche Charles Leclerc non ha nascosto la sua delusione. Il monegasco partirà solo decimo, completando un venerdì da dimenticare per il team di Maranello.
Entrambi i piloti hanno descritto la vettura come instabile e imprevedibile, segnale di una finestra di utilizzo troppo ristretta per gli pneumatici e di un bilanciamento aerodinamico da rivedere.
“Otto decimi dal primo sono una montagna da scalare,” ha ribadito Hamilton. “La macchina è semplicemente molto dura da portare al limite. Non c’è grip, non c’è fiducia.”
Analisi: Ferrari in crisi di bilanciamento e sviluppo
Il problema principale della Ferrari sembra legato alla gestione delle gomme e al comportamento aerodinamico in curva.
Mentre Red Bull e McLaren riescono a sfruttare le gomme soft in modo costante, la SF-25 soffre di un cambio di equilibrio improvviso tra le fasi di frenata e inserimento in curva.
Il risultato è una vettura veloce solo a tratti, ma incapace di fornire ai piloti un feeling stabile per tutta la sessione.