Haas, tempo di primi bilanci in scuderia
Si poteva fare meglio, ma anche peggio. Il team principal della Haas Gunther Steiner avrebbe voluto sfoderare il sorriso dei giorni migliori nel valutare il campionato 2023 della sua scuderia. Ma, pur non potendolo fare, dimostra di essere uno che si sa accontentare e raccoglie dalla pianta qualche frutto prelibato.
Il pensiero corre alla voglia di ben figurare ad Abu Dhabi per chiudere il mondiale in bellezza con punti nel forziere. Nico Hulkenberg non vede la sua classifica muoversi dal Gran Premio d’Australia che fu la terza prova del mondiale, quindi praticamente quasi dall’inizio. Kevin Magnussen, decimo in Arabia Saudita, a Miami e a Singapore, non vede punti da sei prove di cui due terminate con un abbandono anticipato della compagnia.
La fame di punti, quindi , c’è eccome nella scuderia statunitense. “Direi che l’inizio di stagione è stato abbastanza buono – esordisce Steiner sul sito della scuderia- sembrava promettente, avendo Nico nel team abbiamo ottenuto esattamente quello che volevamo con la sua esperienza ma ci siamo scontrati con un muro con lo sviluppo della vettura, non siamo riusciti a trovare ulteriori prestazioni e altri invece sì. Abbiamo fatto un passo indietro , quindi speriamo di farne uno avanti l’anno prossimo”.
Nel suo diario di bordo Steiner si è segnato a caratteri cubitali il settimo posto di Hulkenberg in Australia “dopo tre anni di assenza come pilota di Formula 1 a tempo pieno”. Avrebbe auspicato più bis, il team principal della Haas, ma non è stato accontentato.
Annuncia che ad Abu Dhabi ci saranno il figlio d’arte Pietro Fittipaldi e Oliver Bearman a compiere test sulla vettura. Dopo Abu Dhabi arriveranno le tanto sospirate ferie? Macchè. Steiner ha bandito questa parola dal suo vocabolario perché, asserisce, bisogna puntare subito il campo visivo sulla stagione a venire che dovrà essere quella del riscatto. “Dobbiamo lavorare sodo per tornare alla nostra forma- conclude – e riportare la nostra competitività dove vogliamo che sia”.
Insomma, Steiner vuole una bisaccia più ricolma dei dodici punti complessivi regalatigli quest’anno dal duo teutonico- danese.