La McLaren piazza la doppietta anche in gara nel Gp d’Ungheria, ma con tante polemiche, scatenando la furia di Max Verstappen, mentre per la Ferrari ennesima prestazione dai due volti, faticando con le gomme medie, e volando con le Hard.
Nel Gp d’Ungheria non è arrivata soltanto la svolta del mondiale, ma forse anche del mercato piloti 2025. La McLaren come in qualifica ha piazzato la doppietta confermandosi prima forza, ma a posizioni invertite rispetto a Sabato. Oscar Piastri ha conquistato la prima vittoria in Formula 1 con tante polemiche, con Lando Norris che ha perso l’ennesima occasione nelle ultime corse, soltanto a pochi giri dal traguardo, ha accettato di restituirgli la prima posizione. Se nel Team di Woking non sono mancate le polemiche, alle loro spalle c’è stato il replay del 2021, con il nuovo duello fra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Per l’olandese è stata una giornata no, dove la sfida persa con il grande rivale, ha aumentato la sua frustrazione, attaccando la Red Bull durante e dopo la gara come mai aveva fatto prima, e la rottura sembra essere ad un passo. La Ferrari a Budapest ha perso il secondo posto dalla classifica costruttori ed è sempre stata quarta forza, ma ha dato segnali di risveglio, con una SF-24 però ancora una volta troppo incostante, e ritrovato Charles Leclerc.
La gara si è decisa al via, Norris non sfrutta nuovamente la pole scattando ancora male, a differenza di Piastri che va al comando. Inizio in salita per Verstappen, che rientrato in pista davanti all’inglese, accetta di lasciarlo passare, dopo il primo scontro della gara con Lambiase. L’umore dell’olandese peggiora, quando le due McLaren dimostrano come in qualifica di essere superiori alla sua Red Bull, non riuscendo a tenere il loro passo, e invece vede nei suoi specchietti Hamilton e Leclerc. Entrambi autori di un ottima partenza superando Sainz, nel primo stint girano sullo stesso ritmo della RB20 n.1, in difficoltà con carico di benzina come a Silverstone, e con un gap di quattro decimi dalla McLaren. Nei giri successivi c’è il secondo battibecco fra Verstappen e il suo ingegnere di pista, la Mercedes si gioca la carta dell’undecut e richiama ai box Hamilton, mentre il campione del mondo non si ferma, così come Leclerc, mentre Sainz soffrendo di degrado gomme, rientra ai box due giri prima del compagno di squadra.
In testa alla corsa non cambia nulla, e Piastri, nonostante la McLaren già alla prima sosta, avesse deciso di farlo rientrare dopo Norris, per rispondere al pit stop di Hamilton, rimane saldamente al comando. Verstappen sempre più imbufalito con la Red Bull, è costretto a lanciarsi a caccia di Hamilton, che con le Hard non ha lo stesso feeling che con le medie. Invece a sorpresa, il miglior passo ce l’ha la Ferrari, con Leclerc che vola con gomma bianca, ed infligge quattro decimi alle due McLaren e Verstappen, e mezzo secondo ad Hamilton, e Sainz è il secondo più veloce in pista. Il monegasco grazie al grande ritmo della SF-24 e approfittando della battaglia, annulla il distacco di Hamilton e a Verstappen, che dopo il pit stop era di dodici e cinque secondi. La Mercedes per aiutare Hamilton a difendersi da Verstappen, ripete la mossa fatta in precedenza, anticipando la sosta seguito da Leclerc, che si gioca con questa decisione degli strateghi Ferrari il podio, mentre Sainz prosegue.
La Mclaren come nel primo pit stop non richiama il leader Piastri, anche se Norris era stato più veloce nel secondo stint, ed aveva ridotto il distacco. Se l’australiano, nonostante abbia perso la prima posizione rimane calmo, Verstappen è ormai fuori controllo, polemizzando per la strategia Red Bull, che lo aveva fatto uscire dai box alle spalle anche di Leclerc. Come con Hamilton in precedenza, la RB20 dimostra di aver perso anche la superiorità con DRS aperto, e Verstappen impiega due passaggi per superare Leclerc, che costretto a montare un treno di medie usate, non ha lo stesso passo delle Hard. Verstappen prova ad attaccare immediatamente il pilota della Mercedes, che però gli chiude la porta, e allora tenta il tutto per tutto nel 63° giro con una frenata al limite toccandosi con Hamilton, perdendo anche la quarta posizione.
Dal grafico del passo gara totale del Gp dell’Ungheria, possiamo vedere come la McLaren è stata di un altro pianeta all’Hungaroring, e per la Ferrari ci sono stati passi in avanti, e con una qualifica diversa, il podio sarebbe stato alla sua portata, ma soltanto a Spa si capirà se il fondo evoluto ha risolto il porpoising nelle curve veloci.