Formula 1 – La complessa dinamica di potere all’interno del team Red Bull Racing ha subito un cambiamento significativo, con Christian Horner che vede i suoi poteri notevolmente ridotti.
La decisione arriva direttamente da Chalerm Yoovidhya, il proprietario thailandese di maggioranza di Red Bull, che detiene il 51% dell’azienda.
La mossa più incisiva è la revoca del privilegio di Horner di firmare contratti con i piloti, una responsabilità ora affidata a Helmut Marko e Oliver Mintzlaff. Questa decisione è una conseguenza diretta di recenti problemi contrattuali, in particolare quello che ha coinvolto Sergio Perez, con la rescissione di un contratto che Horner aveva firmato, costata all’azienda circa 18 milioni di euro.
Il primo lancio è giunto dai tedeschi di F1-Insider e dal noto giornalista Ralf Bach: “Il clima in Red Bull è ai minimi storici, soprattutto a causa di Horner. E l’azienda Red Bull ha ridotto i suoi poteri, dato che non ha più la delega per prendere decisioni importanti. Deve ottenere l’approvazione della sede centrale”.
Yoovidhya, dopo la scomparsa di Dietrich Mateschitz, sta rafforzando il controllo sulla divisione Formula 1, volendo una maggiore responsabilità e un coinvolgimento più diretto dei vertici. Questo segna una transizione da un’autonomia quasi totale di Horner sotto Mateschitz a una struttura aziendale più supervisionata.
Questi cambiamenti avvengono in un momento critico per il team, che sta affrontando difficoltà prestazionali con la sua RB21. La riduzione dei poteri di Horner da parte del proprietario segna un capitolo importante nella storia recente della Red Bull Racing, portando incertezza e potenziali futuri riassetti.
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