I collaudatori sono quelle persone che provano nuovi componenti e prototipi di ogni genere, la loro attività è importantissima in molti settori, in aviazione, in ambito motoristico, in Formula 1 e in tantissimi altri campi, molti di loro, soprattutto agli albori di ogni nuova tecnologia.

rischiano la vita cercando di provare e migliorare un prodotto, ed in tanti hanno subito incidenti anche mortali, soprattutto in aviazione in campo automobilistico e motociclistico; persone dure, coraggiose, dotate di grande sensibilità e preparazione tecnica, si possono vedere girare per le strade con ogni condizione di tempo, non c’è riposo, i tempi ristretti di produzione industriale spesso sono una ghigliottina, e gli ingegneri come i manager vogliono risposte.

Quanto sono importanti i collaudatori in un regime regolamentare come quello della Formula Uno, in cui i test sono contingentati? Dal 2009 non è più consentito fare test in pista durante il campionato se non durante i week end di gara, o durante riprese di tipo promozionale per un massimo di 100 km, le severe norme sono state un poco allentate con maggiori prove quest’anno soprattutto per consentire di provare le nuove Power Unit e per testare gomme completamente diverse, ricordiamo però, che previa comunicazione alla FIA si possono eseguire test ‘privati’ con vetture vecchie di almeno 2 anni su cui non siano installati nuovi componenti e con gomme da ‘esibizione’; è importante capire in questo contesto quanto siano utili i collaudatori, anche perché è diventato nel frattempo molto importante lo sviluppo delle monoposto al simulatore.

Nei periodi in cui si poteva girare in pista spesso erano gli stessi piloti ufficiali a prodigarsi nelle prove, ricordiamo tutti quanto girava la Ferrari con Michael Schumacher, e quanto giravano tutti i Team che avevano a disposizione una pista nelle vicinanze delle loro ‘Factory’.

Alcuni di questi piloti di ‘seconda fascia’ sono stati poi promossi titolari, ed alcuni sono diventati anche campioni del mondo, tra i tanti possiamo ricordare Mansell collaudatore Lotus nel 1979, Damon Hill con la Williams e lo stesso Vettel nel 2006 con la Sauber, altri hanno passato così tanto tempo in una squadra da diventare degli ‘storici’ componenti della stessa, ed in pochi famosi e rispettati quasi alla pari di quelli che scendevano in pista la Domenica come ad esempio Luca Badoer che è stato in Ferrari per 12 anni accumulando un incredibile record di km percorsi e spesso invitato a cerimonie e presentazioni.

Nonostante negli ultimi anni le prove siano concesse col contagocce le sensazioni di un pilota che deve confrontare il comportamento di una vettura vecchia e riportarle al simulatore sono ancora più importanti di prima, per settare il dispositivo e confrontare i dati della vettura attuale, poter intervenire su componentistica nuova secondo i dati raccolti, dare consigli, relazionarsi con i piloti ‘titolari’ e gli ingegneri in un lavoro molto complicato vista la natura ‘virtuale’ di cui è composto.

Eppure il grande pubblico tende a considerare con scarsa importanza il lavoro svolto da queste persone,

le quali devono comunque sempre farsi trovare pronte, allenarsi, essere in forma, conoscere a fondo le vetture e imparare ogni segreto degli apparati di simulazione.

Inoltre c’è da considerare quanto possano spostare l’ago della bilancia dei collaudatori che spostandosi da un Team ad un altro portino con se tutte le conoscenze e le esperienze accumulate in una squadra avversaria, soprattutto per quanto riguarda il metodo di lavoro oltre che per le cognizioni tecniche di cui si avvalgono.

In definitiva l’opera di questi personaggi dietro le quinte è diminuito come quantità di km percorsi sull’asfalto ma è senza dubbio aumentato come qualità e quantità di ore passate agli strumenti sperimentali, fino a che la Federazione si decida finalmente a riportare una buona parte del lavoro in pista, lì dove le macchine fanno ruggire i motori, realmente e fisicamente…

Marco Asfalto

Twitter : @marcoasfalto

Foto Cover Copyright by Ferrari

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