Formula 1 Hamilton lancia l’allarme alla FIA: “Così non va! Serve più dialogo con i piloti”
La GPDA chiede più trasparenza e collaborazione: la F1 rischia di perdere il contatto con chi la vive in pista Fonte: Crash.net
Lewis Hamilton è tornato a far sentire la sua voce, lanciando un messaggio chiaro alla FIA e al suo presidente Mohammed Ben Sulayem: serve più comunicazione con i piloti. Durante la conferenza stampa del GP di Miami, il sette volte campione del mondo ha parlato a nome della Grand Prix Drivers’ Association (GPDA), chiedendo un maggiore coinvolgimento nelle decisioni che riguardano il futuro della Formula 1.
“Non vogliamo controllare, vogliamo collaborare”
“Non vogliamo controllare le cose, vogliamo solo che la nostra voce venga ascoltata”, ha dichiarato Hamilton. “Ci sono persone che prendono decisioni per altri senza aver mai vissuto quelle situazioni. È fondamentale ascoltare il punto di vista dei piloti”.
Il problema? Il dialogo tra GPDA e FIA resta praticamente assente, nonostante le numerose richieste da parte dei piloti. Lo scontro si era già acceso lo scorso anno, quando Max Verstappen fu punito per aver detto una parolaccia durante una conferenza stampa ufficiale. In quell’occasione, la GPDA aveva chiesto a Ben Sulayem di “considerare il tono e il linguaggio utilizzato”, oltre a chiarire dove finiscono le multe pagate dai piloti, in nome della trasparenza.
Russell: “Parliamo troppo di politica, dimentichiamo la pista”
Anche George Russell, presidente della GPDA, ha espresso frustrazione. Secondo lui, l’attenzione si sta spostando troppo su temi marginali rispetto al cuore pulsante del motorsport.
“Siamo qui per correre, non per discutere di parolacce e sanzioni”, ha spiegato. “Il nostro obiettivo dovrebbe essere migliorare lo spettacolo, la sicurezza, la tecnologia. Ma ci ritroviamo a parlare di argomenti che non ci riguardano”.
Russell ha anche ricordato le origini della GPDA, nata non per discutere di politica, ma per migliorare le condizioni dei piloti e della competizione. Ora, però, sembra che la priorità sia cambiata, e questo preoccupa molti dentro il paddock.
La FIA apre a possibili modifiche… ma il muro resta alto
A seguito di un caso analogo nel WRC, dove i piloti hanno boicottato le interviste per protestare contro una sanzione per linguaggio scurrile, Ben Sulayem ha lasciato intendere su Instagram che potrebbero arrivare modifiche al regolamento. Ma nel concreto, non sembra esserci un reale passo verso il dialogo con i piloti F1.
Conclusione: la F1 ha bisogno di ascoltare i suoi protagonisti
La Formula 1 è fatta di velocità, innovazione e spettacolo, ma anche di persone. E i piloti sono al centro di tutto. Ignorare le loro voci rischia di allontanare il circus dalla sua anima più vera. La richiesta di Hamilton e della GPDA è semplice: collaborazione, trasparenza e rispetto.