Ferrari F1 – Lewis Hamilton ha affermato che l’attuale superiorità della McLaren in Formula 1 non è “insormontabile”, ma ha anche ammesso che è improbabile che la Ferrari riesca a chiudere il divario.
Il pilota britannico si è unito alla Scuderia durante l’inverno con l’obiettivo di tornare a lottare ai vertici della griglia contro la sua ex squadra. La scorsa stagione, la Ferrari è andata vicinissima a interrompere il digiuno di titoli che dura dal 2008 – anno in cui Hamilton conquistò il suo primo mondiale piloti proprio con la McLaren – ma ha chiuso il campionato con 14 punti in meno rispetto alla squadra di Woking, dopo un finale teso ad Abu Dhabi.
Per il 2025, le aspettative del Cavallino erano elevate. Tuttavia, la SF-25 finora non ha rispettato le promesse e non sembra una monoposto in grado di lottare per il titolo in questa stagione.
A complicare ulteriormente le cose, anche l’inizio dell’avventura di Hamilton in rosso non è stato semplice: il sette volte campione del mondo ha raccolto solo piazzamenti a punti costanti, salvo qualche acuto nelle gare Sprint.
Al contrario, la McLaren ha continuato a costruire sulla solidità dello scorso anno, posizionandosi come la squadra da battere in entrambe le classifiche.
Attualmente Max Verstappen è terzo nel mondiale piloti, con un ritardo di 49 punti da Oscar Piastri, mentre Lando Norris lo precede. Nella classifica costruttori, la McLaren vanta un vantaggio di ben 197 punti sulla Ferrari, seconda forza del campionato.
“Stanno facendo un lavoro incredibile“, ha dichiarato Hamilton ai media, tra cui RacingNews365, commentando le prestazioni del team papaya. “Per me hanno mezzo secondo di vantaggio, ma probabilmente hanno tre decimi di margine sugli inseguitori. Poco più di tre decimi, credo.”
Nonostante ciò, Hamilton non pensa che il gap tra la MCL39 e le altre vetture sia irrecuperabile, anche se dubita che la Ferrari possa trovare un miglioramento tale da invertire le gerarchie.
“Non è un distacco impossibile da colmare”, ha spiegato. “Ma, ad esempio, ci vogliono mesi di lavoro per trovare anche solo un decimo di secondo in prestazione. Sicuramente non abbiamo mezzo secondo in arrivo, e questo è quello che servirebbe per batterli. Ma mai dire mai.”
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