Tsunoda ha avuto un bizzarro ritiro dalla gara di Zandvoort. Si è fermato in pista dopo un pitstop, pensando che una ruota non fosse montata correttamente, quindi ha riavviato la sua macchina ed è tornato ai box dopo che gli era stato detto che era tutto ok.

Ma appena ritornato in pista gli è stato detto di fermare immediatamente la macchina e si è ritirato dalla gara a causa di quello che è stato confermato essere un differenziale rotto. Le teorie del complotto sono abbondate online dato che l’eventuale interruzione di Tsunoda ha innescato una virtual safety car che ha permesso a Max Verstappen di rientrare ai box e mantenere il comando della gara invece di finire dietro la Mercedes di Lewis Hamilton, che stava cercando di far funzionare una strategia one-stop.

Il capo del team Red Bull Christian Horner ha poi affermato che la VSC “non sarebbe potuta arrivare in un momento peggiore” perché ha costretto Verstappen a usare la gomma dura invece di estendere il suo stint, rientrare con le morbide e superare la Mercedes in pista.

Una safety car completa in seguito ha cambiato di nuovo la dinamica della gara, ma la VSC ha dato un netto vantaggio a Verstappen.

Dopo essere ripartito Tsunoda è rientrato ai box dicendo che le sue cinture di sicurezza avrebbero dovuto essere allacciate di nuovo poiché le aveva slacciate pensando di doversi ritirare.

Nonostante il regolamento dica che non si possa correre con le cinture slacciate, la spiegazione iniziale di AlphaTauri è stata vaga:

“Dopo il pitstop Yuki ha segnalato qualcosa di strano nella parte posteriore della vettura, lo abbiamo chiamato di nuovo per cambiare le gomme e subito dopo abbiamo avuto un guasto alla vettura. Questo è attualmente sotto inchiesta all’interno del team”.

Il suggerimento di un guasto alla vettura “subito dopo” il pitstop non coincide con i messaggi di avviso di Tsunoda sul suo inlap.

Ma sembra che AlphaTauri non fosse convinto che ci fosse un problema terminale fino a quando non si è allontanato dal box. Se questo sia perché dubitava della stessa testimonianza di Tsunoda – dato che aveva già identificato erroneamente il problema come una ruota allentata – non è chiaro, ma il suggerimento è che non c’era nulla che i dati indicassero un problema.

“Ecco perché siamo tornati ai box per montare una nuova gomma”, ha detto Tsunoda. “Dopodiché abbiamo riscontrato un chiaro problema nei dati ed è per questo che ci siamo fermati”.

Su queste teorie di complotto ne ha parlato anche il capo della Mercedes Toto Wolff:

“Tsunoda si ferma in pista, riparte, torna con le cinture di sicurezza non allacciate, riavvia l’auto e si rompe mezzo giro dopo… Senza parole.”

E l’incapacità di AlphaTauri di spiegarlo immediatamente in modo convincente ha fatto ben poco per alleviare la situazione.

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