Lo spagnolo ha commentato la sua eccezionale stagione 2021, la prima in Ferrari, e si è proiettato verso il prossimo mondiale.

Il 2021 è stato l’anno della consacrazione per Carlos Sainz. Dopo due ottime stagioni in McLaren, lo spagnolo si è confermato tra i piloti migliori della griglia di F1 anche al primo anno in Ferrari, dove secondo molti avrebbe dovuto rappresentare un docile compagno di box per Charles Leclerc. Il madrileno ha invece stupito, dimostrandosi estremamente costante ad alti livelli e migliorando gradualmente il suo feeling con la scuderia e la SF21. Gli ottimi risultati di Sainz, certificati dal quinto posto in Classifica Piloti davanti a Leclerc, lo hanno reso un vero e proprio beniamino dei tifosi della Rossa, più convinti che mai della qualità dei due assi della Scuderia. In un recente evento organizzato dallo sponsor Estrella Galicia, il numero 55 ha parlato proprio dei suoi successi nella passata stagione, proiettandosi anche verso il 2022, anno della grande rivoluzione regolamentare della F1.

“Penso di aver fatto bene.” – ha detto lo spagnolo, citato da Marca “Mi ero prefissato degli obiettivi ambiziosi ad inizio anno e li ho realizzati passo dopo passo, raggiungendo un ottimo livello a fine stagione e concludendo con ottimi risultati. Da metà stagione ho iniziato a sentirmi più a mio agio in macchina, mentre all’inizio ho dovuto capire il degrado delle gomme e come adattare le strategie. Presto ho trovato un buon passo gara, poi ho migliorato anche la qualifica e nelle ultime gare è stato tutto più semplice. E’ bello ricevere la stima e la considerazione dei Team Principal, ma non so quanto siano seri quando stipulano le classifiche. […]”.

Ferrari

Per quanto riguarda il rapporto con il suo nuovo team, Sainz ha dichiarato che: “Si può sempre analizzare la stagione gara per gara, ma alla fine la fortuna e la sfortuna si bilanciano e ognuno finisce dove merita. Per la Ferrari la cosa più importante era concludere al terzo posto, non quale pilota finisse davanti all’altro. Anche se in pochi mi credono, non c’è un leader nel team, e lo si è visto a fine anno: ci sono due piloti forti che spingono il team, e penso che continueremo in questo modo. […] Avevo fantasticato molto su cosa avrei vissuto in questo primo anno in Ferrari. Mi ha aiutato a prepararmi dal punto di vista mentale il fatto di conoscere in anticipo le cose che molte persone mi avevano raccontato. Mi sono divertito moltissimo e ho conosciuto persone speciali. Non dimenticherò mai il sostegno dei tifosi. […] Il rinnovo? Non so, dobbiamo sederci a parlare con calma e valutare tutte le opzioni, ma sono molto contento nel team e credo che anche loro lo siano di me”.

“Nel 2022…” – ha concluso lo spagnolo, parlando della tanto attesa rivoluzione regolamentare – “…sarebbe un successo poter lottare per la vetta, per la mia prima vittoria e per il titolo con la Ferrari. Nessuno sa se ce la faremo perché non sappiamo a che punto ci troviamo, ma siamo pronti. Tutte le squadre hanno un’opportunità di fare un salto di qualità il prossimo anno e i top team resteranno davanti. […] Chiedo solo che la macchina sia un missile e mi permetta di stare davanti, al resto ci penso io. […] L’ho provata al simulatore ed ho potuto giocare con gli assetti: è molto diversa da quelle attuali come forme e come stile di guida, sarà difficile da guidare poiché ad esempio il bilanciamento in curva non sarà lo stesso. Sarà una macchina veloce, ma complessa”.

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