Ci stiamo avvicinando, a passi lenti, verso la stagione 2021 di Formula 1, ma il campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, non ha ancora rinnovato il suo contratto con Mercedes. Dietro al ritardo, ci sono numerosissime ragioni

A poco più di 2 mesi dall’inizio della stagione 2021 di Formula 1, la line-up dei piloti è ormai del tutto definita. O almeno quasi. Tra i 20 piloti che prenderanno il via del prossimo mondiale, c’è chi, ancora, non ha firmato il rinnovo. E non uno qualsiasi: Lewis Hamilton, il 7 volte campione del mondo. Tra Hamilton e la Mercedes è in corso una telenovela che dura, ormai, da diversi mesi. Anche se non è del tutto chiari il motivo della mancata firma. In realtà, le motivazioni dietro a tutto questo, potrebbero essere più di una.

Durante questi ultimi mesi, il team ha avanzato ogni sorta di ragioni per il ritardo: “non c’è fretta“, “la priorità è conquistare entrambi i titoli”. Ragioni che reggono a stagione in corso, ma che perdono di valore una volta terminata. Il Covid ha reso difficile gli incontri tra le parti per discutere i dettagli (anche se le altre squadre hanno concluso tutte le trattative). Inoltre, la positività di Hamilton ha ritardato ulteriormente le cose.

Una volta tirate le somme, però, a tutti sorge un dubbio: se la volontà da entrambe le parti c’è, ed i numeri del “matrimonio” sono più che eccezionali, perché non è arrivata ancora la firma? La Mercedes è riuscita, dopotutto, a concludere un accordo per vendere un terzo della scuderia ad Ineos e rinnovare l’accordo con Toto Wolf, ma non ha avuto il tempo di parlare con Lewis?

Nei team di F1, gli stipendi dei piloti comprendono generalmente due componenti: sportiva e commerciale. La prima viene coperta dalla squadra, mentre l’ultima dal marketing. Hamilton non è solo un’icona sportiva, ma ha un notevole appeal di marketing, in particolare tra le comunità di colore.

E se fosse il turno di Russel?

La prestazione di George Russell a Shakhir ha sostanzialmente ridotto il valore sportivo di Hamilton. Dal canto suo, Mercedes, prevede di ridurre l’organico globale di circa 10.000 persone in vista di una riduzione prevista del 20% delle vendite a causa delle condizioni di mercato e degli effetti di Covid, affrontando spese di ricerca e sviluppo senza precedenti mentre la società abbraccia l’elettrificazione.

Il semplice fatto che non sia stato ancora concordato alcun accordo indica sostanziali divari numerici tra pilota e team / azienda. Lo scenario più probabile è che né il pilota né il team / azienda siano disposti a battere ciglio fino all’ultimo momento possibile. Ciò comporta notevoli rischi bilaterali. Da un lato Mercedes potrebbe scoprire che Hamilton è pronto a prendersi un anno sabbatico in quanto non ha interruzioni dalle corse dall’età di sette anni. Dall’altro potrebbe scoprire che il sostituto (eventuale) di Hamilton è li, a qualche box di distanza.

Questo gioco di attesa suggerisce anche una mancanza di impegno generale da entrambe le parti, il che pone conseguenze potenzialmente più gravi per entrambe le parti e, ovviamente, per la F1.

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