F1 News – Negli ultimi anni è cresciuta a dismisura la richiesta di molti paesi di ospitare un Gran Premio di Formula 1, tanto che, in questa stagione, si è raggiunto un record di 24 gare in calendario e di conseguenza le possibilità di aggiungere nuove sedi sono più ridotte che mai. Tuttavia, a fronte delle numerose domande giunte ai vertici di Liberty Media, l’idea sembra quella di far svolgere le gare europee a rotazione.
“Abbiamo delle novità da condividere molto, molto presto per quanto riguarda la possibilità, a medio termine, di avere dei Gran Premi europei a rotazione e altre nuove opzioni in seguito”, ha detto Domenicali durante una telefonata agli investitori di Liberty Media. “Questo è un aspetto che, ovviamente, chiariremo a tempo debito. È vero che abbiamo una grande richiesta di nuove possibili sedi che vogliono entrare e la nostra scelta sarà sempre bilanciata tra i giusti benefici economici che possiamo avere come sistema e anche per far leva sulla crescita del mercato che possiamo vedere potenziale che sarà vantaggioso per noi per far crescere ulteriormente il nostro business”.
Per quanto riguarda l’Europa, sono 10 le gare che si svolgono attualmente nel vecchio continente, con l’Italia che ne ospita due, Imola e Monza, e a partire dal 2026 anche la Spagna seguirà lo stesso percorso, con l’ingresso del circuito cittadino di Madrid. Secondo recenti notizie, il Circuito di Barcellona potrebbe condividere un posto in calendario con il GP d’Olanda a Zandvoort, anche se gli organizzatori della gara olandese hanno preso le distanze dall’idea.
Un potenziale problema con il piano di Domenicali è rappresentato dai contratti già in essere con molti circuiti europei, mentre il futuro finanziario di alcuni di questi tracciati dipende dall’organizzazione di un round della stagione di F1 su base annuale. Silverstone, l’Hungaroring e il Red Bull Ring, ad esempio, hanno contratti che durano fino al 2030, per esempio, mentre Spa-Francorchamps, Monza, Zandvoort e Imola sono tutti in scadenza dopo il prossimo anno. Capitolo a parte per Montecarlo: pur avendo un contratto in scadenza nel 2025, sembra molto improbabile che una delle gare più iconiche della F1 possa entrare a far parte della rotazione.
Al contrario, fuori dall’Europa, con la F1 che sta cavalcando un momento di grande interesse e di introiti, molte sedi sono desiderose di entrare a far parte del calendario. Si è vociferato ad esempio di una seconda gara in Arabia Saudita sul circuito di Qiddiya attualmente in costruzione, oppure un ritorno in Africa con il Ruanda come potenziale sede o ancora un eventuale GP d’Argentina.
L’attuale Patto della Concordia, in vigore fino alla fine del 2025, prevede 25 gare all’anno nella stagione di F1, ma Domenicali si accontenta di 24 per il momento: “Crediamo che l’equilibrio che abbiamo in termini di numeri sia quello giusto, quindi 24 è il numero equilibrato che riteniamo giusto. Credo che tutte le proposte che stanno arrivando sul nostro tavolo ci diano la possibilità di fare scelte ancora migliori per il nostro futuro”.
“Quindi, come sempre, dobbiamo essere equilibrati, sapendo che non possiamo seguire solo la pura proposta finanziaria diretta, perché è diversa da regione a regione, ma sta a noi proporre ai nostri stakeholder la scelta giusta. Penso che siamo in un buon momento per assicurarci che la strategia per il futuro sia ancora più forte, ed è per questo che siamo così fiduciosi sul fatto che questo aiuterà a migliorare la nostra piattaforma sullo sport, sulla prospettiva sociale e commerciale”, ha concluso Domenicali.
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