L’ingegnere britannico ha rivelato ad Autosport di non essere contrario al possibile ritorno dell’aerodinamica attiva in F1 nel 2026.

Mentre la F1 si prepara ad accogliere la stagione 2024, in molti sono già proiettati sul futuro della categoria regina del motorsport. Il prossimo anno sarà infatti fondamentale per definire il Regolamento Tecnico e Sportivo della stagione 2026, che segnerà l’inizio di un nuovo ciclo di vetture. Tra le modifiche più importanti, ci saranno l’eliminazione della MGU-H dalla Power Unit, l’introduzione di carburanti derivati al 100% da fonti sostenibili e un contributo quasi paritario della parte elettrica e dell’ICE. Tutte queste modifiche dovranno tuttavia essere accompagnate da uno stravolgimento dell’aerodinamica delle monoposto, tanto che negli uffici della FIA si pensa addirittura di reintrodurre l’aerodinamica attiva, proibita dalla fine degli anni ’60 se non si considera il DRS, nel 2026. Uno scenario che Adrian Newey, Chief Technical Officer della Red Bull, non reputa negativo.

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Queste le parole del progettista inglese, intervistato da Autosport “Incrementare la presenza dell’aerodinamica attiva non mi preoccupa. L’aerodinamica attiva sarebbe fondamentale per compensare una Power Unit che non riesce a produrre energia a sufficienza. Non penso che sia un male, anzi: cercare di migliorare l’efficienza della vettura è un giusto obiettivo. Perché mai l’aerodinamica attiva non dovrebbe contribuire a raggiungerlo? D’altronde, i deflettori che si alzano e si abbassano di continuo al posteriore e altre cose del genere sono diventati una caratteristica di molte vetture stradali. Non c’è motivo per non reintrodurre l’aerodinamica attiva nel motorsport: la sua cattiva reputazione deriva dalle ali che si staccavano negli anni ’60, ma oggi abbiamo totalmente superato questo problema.”

“In generale…” – conclude Newey“…la F1 ha sempre rappresentato un ottimo strumento per rendere popolari certe soluzioni anche sulle vetture stradali. In passato è successo per i freni a disco, mentre più di recente per le macchine sportive in fibra di carbonio. […] L’aerodinamica attiva sarà il futuro delle vetture stradali, quindi ritengo appropriato che la F1 ne dimostri le potenzialità.”

Foto copertina: Auto Motor und Sport

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