F1 L’inizio di campionato della Mclaren non è stato sicuramente quello previsto. Al termine del Gran Premio dell’Arabia Saudita, secondo appuntamento stagionale, il team di Woking ha chiuso con una sola vettura al traguardo. Lando Norris è arrivato settimo, mentre l’australiano non ha visto la bandiera a scacchi per un problema di affidabilità. Un risultato migliore rispetto al Bahrain ma sicuramente sotto le aspettative per una squadra che ha lottato con Ferrari per il terzo posto l’anno scorso e che credeva fortemente nel cambio regolamentare del 2022 per proiettarsi finalmente nelle posizioni al vertice.

Il team principal Andreas Seidl ha cercato di mantenere alto il morale della squadra senza nascondere che c’è da rimboccarsi le maniche: “Il settimo posto è stato un buon risultato se pensiamo al 11° e 14° posto delle qualifiche. Piloti e team hanno svolto un ottimo lavoro. Sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare sodo se vogliamo aumentare le prestazioni della vettura”.
Il team di esperti di newsf1.it ha provato ad analizzare i punti critici del progetto iniziale della MCL36: “Il corpo vettura sulla parte posteriore si sviluppa verso l’alto, gli scarichi di aria calda sono altissimi”, l’analisi dell’ingegnere Alberto Aimar durante la puntata numero 74 di Formula One Garage. Continuando con le similitudini nel progetto della W13, Aimar coinvolge anche le pance: “Si rastremano immediatamente appena dietro il casco del pilota ma, a differenza della filosofia Mercedes, ha mantenuto le prese d’aria davanti lasciando il muro frontale”. Lo svantaggio è dunque quello di avere il muro frontale dell’aria dovuto dalla presenza delle prese d’aria ingombranti senza poter sfruttare le pance: “Non creano deportanza da proiettare al diffusore come nel caso di Ferrari e Red Bull”. Altro fattore che gioca a sfavore del progetto Mclaren è la distribuzione dei pesi: “Lo svantaggio può derivare dal baricentro alto. La potenza di un motore come quello dell’anno scorso non può scomparire in così poco tempo” la conclusione dell’ingegnere meccanico Werner Quevedo.

Questo mix portato avanti da Mclaren non sembra pagare in termini di prestazioni. Sarà interessante vedere in che modo svilupperanno la monoposto. Allungheranno le pance laterali cercando di copiare i concetti, per ora più performanti di Red Bull e Ferrari? Continueranno sulla strada indicata dal team di Brackley? O vedremo qualcosa di ancora diverso? Ancora pochi giorni e riprenderà il campionato di Formula 1 con il ritorno del Gran Premio d’Australia e potremo avere, forse, già qualche risposta.

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