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F1 – Masi: “Cancellare i tempi a chi causa la bandiera rossa? Valuteremo”

Il Direttore di Gara ha dichiarato che discuterà con i team di F1 l’introduzione di una regola che penalizzi chi causa una bandiera rossa in qualifica.

Tra i tanti argomenti d’interesse del GP di Monaco c’è sicuramente l’incidente occorso in qualifica a Charles Leclerc. Nel suo ultimo giro lanciato il monegasco, già in pole dopo il primo tentativo, ha sbattuto violentemente alle Piscine, causando una bandiera rossa e costringendo tutti gli altri a rallentare e tornare ai box. L’incidente della Ferrari numero 16 ha fatto infuriare tutti gli altri candidati a conquistare la Pole, in particolare l’altra Rossa di Carlos Sainz e Max Verstappen, costretti ad abortire il tentativo decisivo. Dopo aver certificato la totale involontarietà del pesante incidente di Leclerc, ben presto il paddock della F1 ha iniziato ad interrogarsi su un altro tema: è giusto che un pilota che causa una bandiera rossa in qualifica mantenga la pole position, soprattutto se impedisce agli altri di migliorare?

La domanda è assolutamente lecita, e in FIA sembrano pensarla allo stesso modo. Raggiunto dopo il Gran Premio da Autosport, il Direttore di Gara Michael Masi ha rivelato che la Federazione discuterà coi team l’eventualità di introdurre una regola, già presente in altre categorie, che punisca chi causa una bandiera rossa in qualifica: “Come sempre, ogni volta che viene sollevata una questione la FIA, la F1 e i team la analizzano e la valutano nel merito. Conosco la regola presente in Indycar, che fra l’altro esiste anche in altre competizioni internazionali della FIA e in campionati locali di tutto il mondo. La considereremo e determineremo, insieme a tutti i diretti interessati, se sia adatta o meno alla F1″. Uno dei principali sostenitori dell’introduzione di una norma del genere è stato Toto Wolff, che l’ha definita “intelligente” ed un mezzo utile per “evitare la confusione”.

In IndyCar, dove la qualifica è divisa in tre spezzoni come in F1 (tranne che sugli ovali), il regolamento prevede che: “Qualora una vettura provochi l’esposizione della bandiera rossa in una qualsiasi delle tre parti, […] i due migliori giri cronometrati realizzati da quella vettura nella sessione saranno cancellati e la macchina non sarà ammessa alla sezione successiva. […] Qualora una vettura provochi l’esposizione di una bandiera gialla che interferisce con il tentativo di un altro pilota, il miglior giro in quella sessione della macchina incriminata sarà cancellato. Se ciò avviene durante la Firestone Fast Six (l’equivalente della Q3, ndr), tutti i giri cronometrati della vettura in quella sessione saranno eliminati e la vettura non riceverà il permesso di proseguire la sessione”.

Come molte altre proposte regolamentari, quella di penalizzare chi causa bandiere rosse e gialle in qualifica avrebbe lati positivi e negativi. Da un lato infatti annullerebbe definitivamente le polemiche intorno ad errori ed incidenti volontari o presunti tali, una situazione comunque rarissima in F1 (l’ultimo caso è quello di Rosberg a Monaco nel 2014). Allo stesso tempo, tuttavia, una regola di questo genere punirebbe in maniera davvero eccessiva coloro che commettono un errore al sabato, e di conseguenza potrebbe portare i piloti a rischiare meno, quasi eliminando la variabile imprevedibile della bandiera. Per non parlare di quanto assurdo sarebbe punire le vetture che subiscono problemi tecnici in qualifica o compiono un errore sul bagnato.

Gianmaria Lera

F1 writer for Newsf1.it | FIA accredited | 📍Lucca

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