Intervistato da Motorsport-Total.com, il consulente della Red Bull ha celebrato le qualità del leader del mondiale Max Verstappen.

Dopo aver conquistato il titolo mondiale la scorsa stagione, anche nel 2022 Max Verstappen si sta dimostrando il pilota più completo attualmente in F1. In questa prima parte di campionato l’olandese ha prodotto una serie di prestazioni incredibili, tra cui la recente vittoria in Ungheria dopo essere scattato dalla decima posizione. Gli errori della Ferrari hanno poi aiutato Verstappen a costruire un vantaggio di 80 punti in classifica, che rende il secondo titolo iridato un prospetto molto realistico. In un’intervista a Motorsport-Total.com, Helmut Marko ha tessuto le lodi dell’olandese, lanciato in F1 nel 2015 proprio per volere del consulente della Red Bull.

“Max preferisce una vettura con un anteriore preciso.” – ha esordito l’austriaco, interrogato sui motivi dietro alla differenza di prestazioni tra Verstappen e Sergio Pérez nelle ultime gare – “Per lui non fa differenza come si comporta il posteriore. Pérez e gli altri che hanno occupato il sedile prima di lui trovano inguidabile una macchina che si scompone a 300km/h, mentre Max non batte ciglio. Ad inizio campionato, però, la vettura era abbastanza sottosterzante, e l’abbiamo sviluppata rapidamente per migliorare le nostre prestazioni. Ora che la macchina si adatta meglio allo stile di guida di Max, è riemerso il fattore-Verstappen: quando si può contare su un pilota così, è importante sfruttarne al massimo le potenzialità. Forse questo fattore ha svantaggiato Pérez, ma non è facile essere il compagno di squadra di Verstappen”.

Marko ha poi affermato che l’olandese rappresenta il pilota più forte ad aver mai corso in Red Bull: “Max è senza dubbio il miglior pilota che abbiamo mai avuto. Dopo aver vinto il titolo, ha anche acquisito una maggior tranquillità senza che la sua velocità ne risentisse. Anzi, è ancora più veloce perché così diminuiscono lo stress e i danni. […] Il titolo? Il nostro obiettivo non è essere conservativi e portare a casa secondi posti, anche se basterebbero per vincere il mondiale. Sarebbe troppo rischioso, e lo scorso anno lo abbiamo visto. Se i valori in campo rimarranno uguali, dovremo ancora vincere tre o quattro gare. Per noi sarebbe ottimo se anche la Mercedes riuscisse a lottare per la vetta, perché la Ferrari ha bisogno di accumulare quanti più punti possibile per rientrare in corsa”.

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