Secondo lo speed trap la SF90 ha guadagnato pochissimo sui rettilinei, dimostrando il suo grande recupero dal punto di vista aerodinamico

Charles Leclerc e la Ferrari hanno ottenuto a Sochi la quarta pole position consecutiva, la settima stagionale per il Cavallino e la sesta per il monegasco che ormai è nettamente il mattatore delle qualifiche nel 2019. Un risultato sensazionale per la casa di Maranello, frutto di un lavoro strepitoso messo in piedi dopo l’umiliazione rimediata in Ungheria. Se le vittorie di Spa e Monza erano in qualche modo annunciate, la musica sembra ufficialmente cambiata a Singapore fino alla conferma qui in Russia. La SF90 ora ha perlomeno raggiunto prestazionalmente la Mercedes.

Nel post-qualifica, Lewis Hamilton si è dichiarato piuttosto soddisfatto per il suo secondo posto davanti a Sebastian Vettel, lasciando intendere che oggi Leclerc era obiettivamente inattaccabile. Il campione del mondo ha usato l’espressione ”la Ferrari usa la modalità jet sui rettilinei”, intendendo che tutto il gap accusato dal battistrada sia derivato appunto dai tratti più veloci. Secondo la storia di questo mondiale questa affermazione potrebbe starci tutta, ma i dati GPS rivelano un’altra verità: le rosse sono transitate in fondo al rettilineo dei box con 327 km/h raggiunti, ma Hamilton non è stato da meno raggiungendo i 325.

Questo dato può sembrare banale, ma in realtà sottolinea quanto importante sia stata la crescita della monoposto rossa: Leclerc ha costruito la sua pole nei tratti più guidati, spingendosi forse anche il limite della sua vettura. Nell’ultimo settore infatti, la miglior prestazione appartiene pur sempre alla W10 con un gap comunque ridottissimo sulla Ferrari. Questo conferma la bontà degli sviluppi portati a Marina Bay che sembrano aver messo le ali a Charles, apparso nell’ultimo periodo imbattibile.

La gara sarà comunque tutta da vivere. Leclerc avrà l’occasione per rifilare alla Mercedes il record negativo di quattro gare consecutive senza vittorie, evento mai verificatosi nell’era ibrida. Le frecce d’argento, probabilmente consapevoli della leggera inferiorità rispetto alle Ferrari, hanno optato per una strategia differente. Scatteranno infatti con le gomme medie, contro le Soft montate dal Cavallino. Questo potrebbe rappresentare un piccolo svantaggio al via, ma una possibilità importante di allungare il primo stint. Vettel scatterà terzo, ma il lungo rettilineo di Sochi potrebbe permettergli di sfruttare la scia dei due davanti a lui e tentare di prendersi la leadership nonostante il mezzo secondo rimediato in qualifica dal compagno di squadra. Le premesse per una gara spettacolare non mancano, con la certezza che ora la Ferrari può dare del filo da torcere a Mercedes su qualunque pista si corra.

 

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