F1 | Ferrari, Rueda: “Anche noi abbiamo dominato in Austria”

F1 – Come dopo ogni Gran Premio, arrivano puntuali le dichiarazioni degli uomini Ferrari a difesa del loro discutibile operato.
Durante l’ultimo weekend di gara, ad essere finita nell’occhio del ciclone era stata la schiacciante superiorità mostrata in pista da Max Verstappen e dalla sua Red Bull, dovuta anche alla crisi prestazionale della F1-75.
Mai durante il corso di questo equilibrato 2022 (almeno per quanto riguarda le vetture) si era vista una tale differenza di velocità tra le due principali monoposto, con la Ferrari regredita addirittura a lottare con la Mercedes per un posto sul gradino più basso del podio.
Ma la mancanza di competitività vista in Belgio dalla F1-75 non sembra spaventare i tecnici della Rossa, apparsi piuttosto fiduciosi in vista dell’imminente Gran Premio d’Olanda.

“In Belgio ci sono stati aspetti negativi”, ha commentato Inaki Rueda, capo delle strategie Ferrari e principale bersaglio delle critiche al Cavallino.
“Innanzitutto, il gap prestazionale nei confronti di Red Bull è stata una grande sorpresa. Come noi abbiamo dominato il Gran Premio d’Austria, loro hanno dominato il Gran Premio del Belgio. Ora speriamo che si sia trattato di un episodio unico, ma non c’è dubbio che dobbiamo assolutamente concentrare i nostri sforzi nel migliorare la vettura”.

In molti hanno notato come durante la prima sessione di prove libere sulle vetture di Charles Leclerc e Carlos Sainz fosse stata montata un’ala posteriore a basso carico, salvo poi essere sostituita al sabato con un’ala che garantisse un maggior carico aerodinamico. Episodio al quanto curioso, dato che si è trattato probabilmente di uno dei primi dietro front degli ingegneri della Rossa sul fronte dell’assetto, dimostratosi durante tutto il 2022 il vero punto di forza della scuderia.
Che possa questo essere il primo segnale di resa della scuderia di Maranello? I due titoli iridati paiono ormai lontanissimi, e abbandonare lo sviluppo della F1-75 per concentrarsi sulla vettura 2023 non sarebbe un’idea così assurda.