Ferrari F1 – Lo strepitoso weekend austriaco di Leclerc aveva riacceso gli animi e le ambizioni iridate dei tifosi ferraristi. Due settimane dopo, la situazione si è nuovamente capovolta.

Pole position al sabato, ottima partenza e grande gestione del duello con Verstappen. Poi, all’improvviso, ecco che arriva l’inaspettato errore. Un errore tanto grave quanto devastante per le speranze mondiali di Leclerc e della Ferrari intera.
Un sovrasterzo arrivato al momento sbagliato ha mandato Leclerc a muro, infrangendo il cuore di milioni di persone, oltre che quello di Leclerc stesso, naturalmente.


Tutto nasce dall’ennesimo confronto ravvicinato tra Leclerc e Verstappen. L’olandese passa tutto l’inizio della gara attaccato agli scarichi della F1-75, dimostrando un passo superiore rispetto a quello del monegasco. Leclerc riesce però a respingere gli attacchi del leader del mondiale, mantenendo salda la prima posizione.

La Red Bull decide quindi di richiamare ai box Verstappen per tentare di superare Leclerc con l’undercut. La Ferrari decide, sbagliando, col senno di poi, di lasciare in pista Leclerc ancora per qualche giro, tentando di allungare la vita di una gomma praticamente finita. Ed è proprio durante l’ultimo giro prima della sosta al box che il monegasco incappa in quello che è probabilmente il suo più grosso errore in carriera, scaraventando al muro una F1-75 che, dopo un difficile inizio di Gran Premio, aveva trovato equilibrio e brillantezza.

Il maggior carico aerodinamico generato dalla Ferrari aveva convinto i suoi ingegneri ad adottare una strategia che permettesse a Leclerc di contrattaccare Verstappen con il secondo stint di gomme, una volta persa la posizione ai box. Una strategia di cui, purtroppo, non abbiamo potuto constatare la validità.
Sfuma così una possibile terza vittoria consecutiva per la scuderia di Maranello, che avrebbe certamente e definitivamente riaperto i giochi per il titolo mondiale, ora mai nelle salde mani di Max Verstappen.
Ma come ha potuto Leclerc commettere un così clamoroso errore dopo 11 gare condotte in maniera pressoché perfetta? La ragione si trova probabilmente nella traiettoria imboccata dal monegasco in ingresso di curva 11 (laddove è avvenuto il fattaccio): traiettoria che lo ha portato più largo del solito, andando a sollevare con grande probabilità i detriti delle gomme accumulatisi durante la gara che, una volta depositati sui consumatissimi pneumatici della Ferrari, hanno mandato in testacoda Leclerc, cancellando una volta per tutte il sogno del primo titolo mondiale.
L’ironia vuole che proprio curva 11 fosse stata il punto di forza della F1-75 durante tutto il weekend, avendo consentito alla vettura di Maranello una percorrenza di curva ad almeno 15 km/h in più degli avversari.

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