Mattia Binotto il giorno dopo il Gp d’Ungheria, ha respinto le voci sulla decisione da parte della Ferrari di licenziare David Sanchez e Enrico Cardile, ribadendo di aver fiducia nei tecnici che lavorano nella gestione sportiva.
A 24 ore dal doppiaggio subito dalla Ferrari all’Hungaroring dalle Mercedes, Binotto non cambia posizione, e pur aprendo alla possibilità di rivedere l’organizzazione, non vuole sentire parlare di rivoluzioni.
Al sito della Scuderia di Maranello, il team principal ha espresso la sua opinione sull’inizio del mondiale. “Dopo tre gare, è chiaro che siamo in una forma peggiore di quanto ci aspettassimo e che dobbiamo reagire senza indugio“.
Binotto, non vede altre strade alla SF1000 B per renderla competitiva, visto che dovrà scendere in pista anche nel 2021. “L’intero progetto automobilistico deve essere rivisto, tenendo conto dei limiti attualmente imposti dalla normativa. Sono ben consapevole che non esiste una bacchetta magica in Formula 1, ma dobbiamo fare un passo avanti per cambiare le cose, sia a breve che a lungo termine.
Accoglie almeno in parte invece, il suggerimento di Luca di Montezemolo di rivedere la struttura orizzontale. “Potrebbe anche essere necessario esaminare la nostra organizzazione per migliorare e rafforzare i nostri metodi di lavoro laddove il bisogno è maggiore. Ma prima, come squadra, dobbiamo capire la dinamica che ha portato a questa situazione”.
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— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) July 21, 2020
Ripetendo quanto affermato nei giorni scorsi, Binotto ribadisce che in Ferrari non c’è nessuno a rischio, smentendo le voci di queste ore su David Sanchez e Enrico Cardile a rischio sostituzione, e pur capendo l’amarezza dei tifosi, chiede di credere nel nuovo progetto condiviso anche dal presidente John Elkann e dell’amministratore delegato Louis Camilleri. “Ho fiducia nelle persone che lavorano nella Gestione Sportiva: abbiamo iniziato un lungo processo che dovrebbe portare a un altro ciclo vincente. Ci vorrà del tempo, ma l’intera azienda comprende e supporta questa visione. Ecco perché trovo divertente leggere alcune storie che stanno facendo il giro: non è licenziando le persone che fai andare un’auto più veloce“.