Il managing director di F1, Ross Brawn, commenta la bella vittoria di Vettel a Singapore, il finale di stagione, e lo stato attuale del Circus della F1.

In F1 di dimentica in fretta, tutto. E si cambia argomento con una facilità disarmante, dopo la Vittoria di Vettel e della Ferrari. Si, perché il Circus della F1 è un mondo che corre veloce, e basta poco per far diventare obsoleto un argomento. Sono bastati neppure 10 giorni per mettere da parte lo straordinario successo di Charles Leclerc a Monza.

Ora, ciò di cui tutti parlano, è la vittoria di Sebastian Vettel a Singapore, con cui ha zittito tutte le critiche sul suo conto. Non poteva mancare, nel fornire un punto di vista sul momento del tedesco, Ross Brawn, managing director di F1.

“Sono passati 23 Grands Prix -ha esordito l’ex Ferrari e Mercedes- dall’ultima volta che abbiamo visto Sebastian Vettel sul gradino più alto del podio.   Il pilota della Ferrari ora ha vinto a Singapore cinque volte, più che su qualsiasi altra pista.  Inoltre, la vittoria è arrivata anche su una pista che forse era la meno adatta alla sua Ferrari.  Ma, alla fine, nella notte afosa di Singapore, ha rivendicato una vittoria un po ‘inaspettata ma meritata”.

Una vittoria che serviva come ossigeno al tedesco, che è giunta in seguito ad una sua maiuscola prestazione, non tanto in qualifica, quanto in gara. Super performance di Seb, che sarebbe stata vana senza un grande lavoro del team Ferrari. Lavoro con cui la SF90 è stata ribaltata, diventando, da tre gare ad oggi, il punto di riferimento della categoria:

“La Ferrari è stata la più forte in termini di ritmo a giro singolo in qualifica, e il team ha fatto un ottimo lavoro in quella che era chiaramente una gara molto tattica, soprattutto nella prima fase”.

Una buona macchina però, deve essere gestita al meglio dal muretto box. Cosa che ha fatto al meglio il muretto Ferrari, che con una tattica sorprendente ha mischiato le carte, e centrato il massimo risultato.

“E sorpresa, sorpresa – ha precisato Ross – E’ stato Sebastian a sfruttare al meglio l’undercut, andando davanti al compagno di squadra, rientrando in anticipo rispetto a Charles Leclerc e Lewis Hamilton che aveva scelto di andare il più a lungo possibile nel suo primo stint”.

Tattica che ha reso Seb leader della gara, che fino alla bandiera a scacchi è stato imprendibile per tutti, centrando il 53° successo della carriera. Un successo che ha fatto uscire il ferrarista da un calvario, dove era immeritatamente finito:

“È stato un momento importante per il tedesco che ha attraversato un periodo difficile, soprattutto a Monza quando era parte del team Ferrari con poco di cui sorridere”.

Vittoria che ha dato molto morale a Seb per uscire dal periodo di crisi in cui era venuto a trovarsi. Il successo però ha dato morale anche al team, che ha visto ripagati gli sforzi fatti per portare in pista gli aggiormammati aereodinamici, azzeccati:

 “È stato anche un boost morale per l’intero team, a partire da Mattia Binotto.  La Ferrari ha chiaramente fatto progressi con la sua auto e gli aggiornamenti apportati a Singapore hanno avuto un marcato effetto su un circuito in cui il carico aerodinamico è la chiave.  Il successo di questi aggiornamenti fa ben sperare anche per la stagione 2020 del team”.

Vittoria cbe, come detto certifica i passi avanti della SF90, e ripristina forse in qualche modo le gerarchie nella squadra:

“Inoltre, la vittoria è stata inevitabilmente un peso sulla schiena di Vettel.  Ripristinerà la fiducia e alleggerirà anche una parte della pressione derivante dai fenomenali progressi di Leclerc e da qualsiasi effetto che abbia avuto sulle dinamiche all’interno del team”.

E, curiosa come cosa, Ross Brawn, reputa importante questa vittoria anche per Charles Leclerc, appartenente lo sconfitto di giornata:

“Anche se può sembrare strano dirlo, in realtà è stato anche importante per Charles che era chiaramente insoddisfatto di come si è svolta la gara.  Il monegasco è affamato di vittorie, come dovrebbe esserlo, ma a lungo termine anche lui trarrà beneficio dal fatto che la squadra sarà molto più calma ora, con meno distrazioni e più in grado di concentrarsi sullo sviluppo dell’auto, che è un  parte vitale della preparazione per la prossima stagione“.

Archiviata la questione Ferrari, è tempo per l’ex Boss BrawnGp, di fare il punto sulla situazione che sta vivendo la F1 attualmente:

“Anche se forse Gran Premio di domenica forse non è riuscito a fornire la stessa tensione delle gare di fine estate – sto pensando agli eventi di Budapest, Spa e Monza – è stata, a mio avviso, ancora una gara affascinante e intensa”.

Lettura cristallina, quella del reduce dell’epopea Ferrari, che può essere ben soddisfatto di ciò che la F1 sta offrendo in questo 2019.

Era chiaramente -ha precisato Brawn- un diverso tipo di spettacolo, soprattutto in termini di lotta tra le migliori squadre.  I sei piloti nella testa del gruppo potrebbero non essersi sorpassati ruota a ruota ma, assistiti dai loro strateghi, hanno invece giocato a un’interessante partita a scacchi”.

Certo, in gare come queste, è basilare il ruolo dei commentatori che devono far capire cosa accade ai telespettatori, per farli rimanere attaccati alla TV:

“In gare come queste, il ruolo dei commentatori televisivi e dei commentatori su piattaforme social è particolarmente importante.  In effetti, questi ultimi stanno diventando sempre più importanti in un’era in cui sta diventando prevalente l’uso dei social seguire più da vicino una gara”.

Non solo i commentatori aiutano a far capire lo svolgimento delle gare, anche FOM, con le sue grafiche prova ad aiutare l’esperienza dei telespettatori:

“Il modo in cui la grafica TV può arricchire l’esperienza di gara per gli spettatori è un’area su cui stiamo lavorando molto, discutendo su base quasi quotidiana con le emittenti televisive sui modi per migliorare il prodotto che portano nelle case delle persone in tutto il mondo”.

Ma il complesso pacchetto F1, non è fatto solo di commentatori e grafiche, ma anche di opinionisti che analizzano ogni sessione:

“Altrettanto importante è il ruolo dei giornalisti che analizzano dopo l’evento, trasmettendo le informazioni agli ascoltatori.
Uno degli aspetti più affascinanti della Formula 1 è la sua capacità di offrire uno spettacolo in così tanti modi diversi: una sessione di qualificazione combattuta al millesimo di secondo, un duello per la vittoria che dura tutta la gara e viene vinto attraverso colpi strategici tra due squadre avversarie composte da dozzine di ingegneri.  Dobbiamo tutti lavorare insieme per far innamorare ancora più fan di questo sport, in particolare quelli descritti come “spettatori casuali”.

Archiviata la parte relativa agli spettatori, il managing director di F1, ha svolto un’analisi di quella che è stata questa prima parte di campionato:

“Per i due terzi della stagione è stata l’opinione quasi unanime che in termini semplici tra le prime tre squadre, la Ferrari fosse forte su piste in cui il motore faceva la differenza ed è stata anche la saggezza percepita in cui Red Bull ha avuto una possibilità su piste in cui l’aero era più importante, mentre la Mercedes aveva il pacchetto più completo ed era in grado di gestire meglio le gomme”.

Verdetti, che sembrano aver ribaltato quelli delle prime gare, anche se secondo un occhio esperto, la situazione non sembra essere così chiara:

“Dopo la gara di Singapore, ci ritroviamo a commentare una doppietta per la Ferrari e un podio senza pilota Mercedes.  Abbiamo assistito a una rivoluzione nello spazio di due settimane?  Sicuramente no, poiché le frecce d’argento sono ancora le più forti in ogni gara e i loro rivali devono fare tutto perfettamente se vogliono batterle”.

Valori in campo che, data la stabilità regolamentare, dovrebbero confermarsi anche nel 2020:

“Senza grandi cambiamenti alle regole il prossimo anno, continuando con lo sviluppo delle auto anche quando la lotta per il campionato è più o meno decisa, ha ancora più senso e può aggiungere valore per il 2020. Quindi, per la Ferrari, era importante essere competitivi su una pista come  Singapore e, in un certo senso, questo aiuterà Mercedes perché ora sa che non può rilassarsi per un momento se vuole continuare a dominare nell’era ibrida”.

In conclusione, Ross Brawn ha svolto una piccola previsione su quello che sarà il finale di stagione:

“Quella battaglia, che include anche la Red Bull, porterà a una fine ancora più emozionante della stagione, perché le tre squadre si affronteranno ad ogni Gran Premio indipendentemente dall’impatto sul Campionato.  Non solo per motivi di concorrenza o prestigio, ma anche per essere nella posizione migliore per il 2020. “

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