Gp Ungheria, Analisi Fp2: La SF-24 migliora con il fondo evoluto, ma McLaren e Red Bull sembrano ancora lontane

La Red Bull nelle FP2 del Gp d’Ungheria ha lanciato la sfida alla McLaren, invece progressi per la Ferrari che con il nuovo fondo è migliorata nel giro secco, ma ha faticato nel passo gara.

Nelle PL1  e PL2 del Gp d’Ungheria in una giornata dai due volti per McLaren e Ferrari, la Red Bull riceve risposte positive dagli aggiornamenti portati all’Hungaroring. La MCL38 si è confermata la vettura più in forma, con Lando Norris davanti a tutti nelle FP2, mentre Oscar Piastri è attardato, la RB20 aggiornata è stata promossa da Max Verstappen, ancora non del tutto soddisfatto del bilanciamento della vettura. Il Team di Milton Keynes come la Ferrari a Silverstone, ha fatto un lavoro differenziato, con Sergio Perez che con il vecchio pacchetto ha ritrovato il feeling con la RB20, in particolare nel long run.  Buon inizio di week end per Carlos Sainz e la Ferrari, che sembra aver ritrovato la strada dello sviluppo, e il fondo evoluto, ha migliorato la SF-24 EVO. La notizia negativa è il nuovo errore di Charles Leclerc, che ha costretto la Rossa ad avere a disposizione soltanto i dati dello spagnolo nel giro secco e simulazione gara , che non è stata positiva come nelle FP1. Invece soltanto nella terza sessione di prove libere, si capirà se la Mercedes si è nascosta, oppure il suo reale potenziale è quello delle FP2, dove la W15 non è sembrata forte come a Silverstone.

La mappa di F1-TEMPO, sembra indicare che sia le Frecce d’Argento, ma anche la Red Bull, non abbiano ancora acceso la power unit, con McLaren e Ferrari che si sono contese il primato sul dritto. Se la MCL38 fa la differenza come al solito nei punti dove è fondamentale il carico aerodinamico, RB20 e SF-24 le tengono testa nel lento. La Ferrari con le modifiche al fondo, può finalmente dimostrare il perché si stia insistendo tanto con il pacchetto di aggiornamenti di Barcellona, facendo un grande step nel guidato ed in trazione, punto debole ad inizio stagione.

Invece nelle poche curve veloci, la SF-24 mostra che soffre sempre di saltellamenti, ed è proprio nella parte centrale, che Sainz come possiamo vedere dai dati della telemetria, prende tutti i tre decimi di distacco da Norris, mentre nel primo e terzo settore è sugli stessi intermedi. Al contrario Verstappen accusa un gap di 265 millesimi nel T1, per poi guadagnare un decimo all’inglese nel T2. Prestazione simile per Russell, che paga oltre tre decimi nel primo settore, e perde appena 78 e 97 millesimi nel T2 e T3.

Tutt’altra storia nel long run con Ferrari e Mercedes, che non hanno tenuto il ritmo di McLaren e Red Bull. Il miglior passo gara è di Perez, che girando tre decimi più veloce di Verstappen, mette dei dubbi su quale vettura mandare in pista Sabato alla Red Bull, che si ritrova con la RB20 EVO e la vecchia configurazione con performance simili. A parità di mescola, il messicano infligge mezzo secondo a Russell, e otto decimi di Sainz. Medesimo distacco fra le due McLaren con le Hard, Norris martella sull’1.24. basso, mentre Piastri non riesce a tenere il ritmo del compagno di squadra. Tanti rebus anche per la Ferrari, che dovrà decidere se sacrificare il giro secco per migliorare il passo gara, oppure prediligere una posizione migliore sulla griglia di partenza rispetto alle ultime corse. Già nelle FP3 sapremo quale strada abbia deciso di seguire, con Leclerc che sicuramente farà un long run, e capiremo se l’obiettivo della Rossa nel Gp d’Ungheria, sarà lottare per essere terza forza con la Mercedes, oppure potrà inserirsi nella sfida Norris-Verstappen.

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