F1 – Dopo la difficile stagione 2021, il team Haas si è parzialmente riscattato con un buon 2022, culminato con la pole position di Kevin Magnussen nel Gran Premio del Brasile.

Durante i due anni più difficili della sua breve storia in Formula 1, passati prevalentemente a studiare e preparare la vettura ad effetto suolo, gli uomini della Haas hanno dovuto fare i conti con risultati deludenti e con una difficile situazione economica. L’allontanamento progressivo dalle zone più calde della griglia ha fatto sì che del team americano si parlasse sempre meno, fino alla resurrezione di quest’anno.

In concomitanza con tale cambiamento, a fare il loro ritorno intorno all’orbita Haas sono state le voci secondo cui il rapporto tra la scuderia guidata da Gunther Steiner e la Ferrari fosse fin troppo stretto. Fin dal suo esordio in F1, infatti, la Haas ha sempre potuto godere di un’importante collaborazione tecnica con la squadra di Maranello, finendo inevitabilmente al centro di alcune critiche da parte dei competitor.

Formula 1 Steiner

“Se fai bene, sei un imitatore. Se fai male, non importa a nessuno”, ha dichiarato Gunther Steiner, team principal della Haas, nel corso di un’intervista a Motorsport.com. “Va bene, continuate a ripeterlo, lo abbiamo già sentito. Questo è un disco rotto. A me non fa nessun effetto. Non me ne può fregare di meno”.

“Non siamo mai stati messi male dal punto di vista economico, il 2020 è stato un anno difficile a causa della pandemia. Ma penso che il nuovo accordo con MoneyGram [nuovo main sponsor della scuderia dal 2023] ci mette in una posizione molto solida. Quando siamo arrivati nel 2016, senza budget cap, il nostro budget er molto più basso rispetto alle altre squadre, ma avevamo comunque una buona situazione finanziaria. Ma ora, anche rispetto ai nostri avversari, siamo molto competitivi anche economicamente. Siamo alla pari”.

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