Il 4 volte iridato, Sebastian Vettel, ha analizzato la sua prima parte di questa stagione 2019, tra le difficoltà e i problemi di affidabilità patiti dalla SF90.

Manca ormai una settimana prima che i motori si riaccendano in vista del Gran Premio del Belgio, sullo storico circuito di Spa-Francorchamps (ad un anno di distanza dall’ultima vittoria di Sebastian Vettel), eppure è ancora tempo di fare il bilancio delle prime 12 tappe di questa stagione 2019.

12 gare che ci raccontano di una Mercedes dominante e impeccabile con Lewis Hamilton, di una Red Bull in grande stato di forma grazie anche ai progressi del motore Honda e di una Ferrari in affanno, sopratutto in gara tra elevati consumi e le carenze evidenti della SF90.

 

La cruda realtà dice che la scuderia di Maranello, in 12 gare, ha raccolto solamente 3 Pole Position (2 con Leclerc e 1 con Vettel) e zero vittorie. I punto più basso della stagione, a livello di performance, è stato proprio l’ultimo appuntamento in Ungheria prima della pausa estiva, dove entrambe le Rosse hanno incassato un distacco dal vincitore uscente Hamilton, di più di un minuto. Cosa che non accadeva da Abu Dhabi 2014.

Nel quadro delle prestazioni, in negativo, della Ferrari non si possono non menzionare gli errori dei piloti, in parte dovuti alla necessità di spingere il mezzo oltre il limite.

Proprio su questo aspetto, Sebastian Vettel è sicuramente stato molto autocritico, analizzando la sua prima metà di stagione e chiarendo quelli che sono i punti critici dove migliorare.

“Devo essere sincero e ammettere di non aver fatto il lavoro migliore possibile in qualche occasione – ha dichiarato Seb – Per questo devo concentrarmi ancora di più e migliorare nella seconda parte di stagione. Onestamente, ho avuto un inizio altalenante: le ultime due gare sono state forse un po’ migliori per me, mentre nei primi Gran Premi ho faticato un po’ di più”.

Nonostante le evidenti criticità e i limiti della SF90, secondo Vettel, non è mancato l’impegno del team per cercare le giuste contromisure alle limitate potenzialità del pacchetto. Secondo le indiscrezioni, la nuova Power Unit sarebbe già pronta a debuttare in Belgio, garantendo una maggiore efficienza in termini di consumi e qualche CV in più.

Vettel Ungheria

Efficienza che si è dimostrata un punto debole proprio in Ungheria (tra i circuiti più critici dal punto di vista del consumo carburante) dove, in particolare Charles Leclerc, ha dovuto concludere la gara effettuando il famoso “lift and coast” e usando mappature di motore meno aggressive per non rimanere a secco di carburante.

“Penso che sia chiaro che non siamo dove vogliamo essere sotto tanti punti di vista: classifica, posizioni e distacchi nell’ultima gara in Ungheria, aree della pista dove siamo indietro rispetto agli altri – ha puntualizzato il tetracampione tedesco – “Stiamo analizzando e affrontando tutto questo, lavorando duramente.” 

“L’unica cosa che di sicuro non manca è l’impegno. I nostri ragazzi sono molto appassionati, quindi penso che la chiave ora sia rimanere calmi, fare il nostro dovere e cercare di recuperare il più possibile” ha concluso Vettel.

Giuly Bellani

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