Bottas fa “l’ottimo scudiero” (ma in futuro che farà, ora che è anche lui in lizza per il titolo?) ,e vince il Gp in volata su Vettel.
Hamilton “cincischia” e, con grossi problemi di gomme e setup (nonostante il giro più veloce), non va oltre il 4° posto dopo la penalità per aver sostituito il cambio.
Ma il Mondiale sarà una questione di temperature dell’asfalto…

Valtteri Bottas “riapre” il suo mondiale (secondo successo stagionale ed avvicinamento, in classifica iridata, al “caposquadra” Hamilton, ora a +15) e, bravo e “fortunato” (la partenza, al limite dello jump start, ha agevolato parecchio la sua gara), impedisce a Sebastian Vettel di mettere ancora più distanza in graduatoria tra sé e “l’inseguitore” Hamilton (+20 punti).
“Scudiero” che, invece, Kimi Raikkonen non riesce proprio a fare, sia per ricorrenti problemi tecnici che per un’ “indole” che non pare la stessa di quella del suo connazionale.
Ma, passando a considerazioni più tecniche, abbiamo visto come le temperature dei tracciati stiano condizionando pesantemente lo sfruttamento degli pneumatici, ed il conseguente ritmo in gara delle monoposto, con variazioni anche repentine.
Prendiamo, ad esempio, l’andamento termico di questa gara: partiti con 49°, Mercedes riusciva a sfruttare tutto il potenziale velocistico della W08 anche con gomme UltraSoft (fino a Monaco “tallone d’Achille” delle Frecce d’Argento), arrivando ad accumulare quasi 8 secondi sulla Ferrari di Vettel.
Ma col secondo stint dopo la sosta (con conseguente passaggio alle Pirelli Red SuperSoft), e una temperatura asfalto in calo (giunta, a fine gara, a 44°), il “pallino velocistico” è tornato nelle mani della Ferrari, che, con un ritmo medio di 4 decimi sul giro migliore di quello dei rivali anglo-teutonici (a parità di gomma), è arrivata sugli scarichi della Mercedes. E probabilmente, senza “l’ostacolo” del doppiato Perez (un pilota che sembra avere diversi problemi con la visualizzazione delle bandiere blu…), Vettel avrebbe potuto avere una chance in più per compiere il sorpasso.
Inoltre, anche grazie alla testimonianza della nostra inviata in pista Marika Laselva, abbiamo osservato le gomme Ferrari, all’arrivo in parc fermè, sembravano molto più “in forma” di quelle di Mercedes e Red Bull.

Una “finestra termica” di appena 5 gradi, che faceva mutare i rapporti di forza in pista in “tempo reale”.
Un fattore, questo, che andrà verificato con costanza durante tutte le prossime gare, e che potrebbe essere l’ago della bilancia per gli esiti del Mondiale.
Altro fattore da verificare è il miglioramento della competitività della Red Bull.
Dopo il “sandwich” in cui Verstappen è rimasto coinvolto, che lo ha costretto al ritiro, insieme ad Alonso (incidente causato da Kvyat, altro pilota che dimostra d’avere dei nervi non troppo adeguati per la guida d’una Formula Uno…), Ricciardo ha mostrato un ottimo ritmo di gara, riuscendo a controllare l’arrembaggio finale di Hamilton e terminando non troppo distante dal duo di testa.
Un Hamilton che sembra accusare psicologicamente le avversità, perdendo pure di lucidità (il setup vettura sbagliato, con un’ala posteriore più scarica di quella di Bottas e una scelta di carico anteriore troppo alta, che gli ha causato sovrasterzo e blistering posteriore, hanno “depotenziato” le sue possibilità di rimonta).
Velocità che, invece, ha mostrato inequivocabilmente la Mercedes. Complice anche una scelta di carico aerodinamico più basso, le due Frecce d’Argento mostravano velocità di punta (quando sfruttavano appieno la mappatura p.u. più performante) superiori di ben 20 Km/h.
Sarà importante, in tal proposito, valutare tra 7 giorni a Silverstone la specifica 3 della Power Unit Ferrari, che dovrebbe cercare di colmare questo gap di potenza.
Power Unit nuova che, si mormora, sarebbe stata testata in Austria dalla Haas. Anche se, ufficialmente, il team “a stelle e strisce” ha dichiarato che quella utilizzata fosse la numero 2. Comunque, non è passato inosservato il salto prestazionale delle vetture di Grosjean e Magnussen.
Vedremo tra 7 giorni cosa accadrà. La “guerra degli sviluppi” è appena all’inizio…

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

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