Scrivere questo articolo non è per niente facile, ma ho un’idea in testa e voglio farne partecipi i nostri lettori, ora per evitare l’errore che ho commesso lo scorso anno dopo il GP della Cina pronosticando un’evoluzione che non è avvenuta, voglio essere molto chiaro, ciò che sto scrivendo non è tanto il frutto di un’analisi dei tempi e delle velocità di Jerez (che comunque abbiamo fatto considerando anche le gomme montate e la ipotetica quantità di carburante) fattori che contano molto poco dopo soli 4 giorni di test, benché l’unico dato che non abbiamo è proprio la velocità di punta della Rossa, l’idea che mi frulla nella testa me la sono fatta dopo aver visionato quasi 50 video che ci ha postato il nostro inviato Alessandro Sala appostato in alcune curve oltre che nel Paddock e nei pressi dei box ed averli confrontati con alcuni dello scorso anno, certo le condizioni erano differenti però qualcosa da dire c’è; la sensazione è che la vettura sia migliorata tantissimo sotto l’aspetto puramente ‘telaistico’
e quindi anche aerodinamico, niente più scodate dovute ad accelerazioni e niente più incertezza nell’entrare in curva, ho visto una vettura stabile (almeno molto più della F14T) progressiva in accelerazione e dal comportamento molto più neutro, indicativo anche il suono durante queste accelerazioni, pieno e senza tentennamenti, differente da quello Mercedes ancora molto più lineare,
segno che forse sul lato puramente elettrico della Power Unit sono ancora avanti, però la Ferrari è sulla strada giusta, perché, come ho già scritto, non è una sola questione di potenza, si può vincere, e spesso è accaduto, anche non disponendo del propulsore più potente, se si ha una buona aerodinamica e una buona meccanica ad essa collegata ‘simbioticamente’ si possono raggiungere ottimi risultati ed anzi addirittura essere i migliori. Certo non sto qui affermando che la Ferrari possa competere per il Mondiale che è già in tasca della Mercedes, la quale astutamente si è ben nascosta durante i test facendo prove di ‘durata’, anche in previsione della riunione di oggi a Parigi durante la quale si discuterà del futuro della F1, è chiaro che se avesse sbaragliato tutti ci sarebbero stati molti malumori oggi per un Campionato già scritto che potrebbe produrre un altro calo di audience dopo i 25 mln di telespettatori persi lo scorso anno, grafico sempre in discesa, alcuni dicono che il motivo sia riconducibile al fatto che Ecclestone stia vendendo diritti a televisioni che poi criptano i GP e quindi si incassa di più ma in prospettiva si perdono telespettatori, direi che forse la verità è nel mezzo, perché pagare se poi tanto si sa chi sarà il vincitore? Ma torniamo alla Ferrari, ciò che lascia sorpresi sono le dichiarazioni di Kimi Raikkonen sempre molto restio a fare proclami e di poche parole per giunta, il Finlandese ha affermato: “Abbiamo fatto un bel passo in avanti” e ancora “L’auto va dove voglio io nel 2014 non era così” ieri aveva affermato “Ho capito la SF15-T è nata bene” come ho detto di poche parole ma molto significative e vanno esaminate con cura visto il personaggio da cui sono state dette, allora un vero miglioramento c’è stato (come abbiamo visto noi dai video…) e finalmente la vettura si comporta come il Pilota vorrebbe, entrata in curva precisa e senza tante correzioni al volante e molto stabile in uscita; la concorrenza poi si ‘spreca’ in parole di ammirazione come quelle di Niki Lauda “il passo mostrato è una sorpresa per noi” o quelle di Rosberg che definisce la Rossa una vettura che potrebbe essere il vero avversario della Mercedes, ma sappiamo che queste dichiarazioni lasciano il tempo che trovano e anzi sono il frutto di un ‘gioco delle parti’ fatto allo scopo di tenere vivo l’interesse per il Campionato, i Tedeschi hanno girato con carichi di benzina accentuati e spesso con gomme medie staccando la Ferrari (di cui non sappiamo il carico di carburante ma ipotizziamo che ci sia stato almeno un mini long-run a pieno carico) che ha ottenuto i migliori tempi con gomme soft, ieri Kimi ha fermato il cronometro sul 1’20”841 mentre Hamilton 1’22”172, però il tempo del Finlandese è molto simile a quello di Vettel che era sul 1’29” registrato con gomme medie, da ricordare che ieri la pista non era molto gommata, è da questa serie di fattori che abbiamo ipotizzato la Ferrari di Raikkonen con un discreto carico benzina a bordo nella giornata di Mercoledì soprattutto nei giri eseguiti nel pomeriggio, prima girava con le Hard intorno al 1’22” medio. Ma è il mattino che dobbiamo osservare; ora partendo dall’idea che Hamilton avesse una discreta quantità di benzina a bordo con gomme medie e Kimi con gomme dure (e forse più scarico, situazione che spesso si verifica negli ultimi giri di gara) faceva gli stessi tempi circa, immaginiamo che 0,8-0,9 sec di differenza le diano le mescole, rimane la quantità carburante a differenziare le prestazioni che in questo caso dovrebbero aver avuto un avvicinamento percentuale molto significativo, sempre che la Mercedes non abbia girato con la Power Unit col ‘freno a mano’ tirato, cioè con limitatore di giri posto sotto la soglia di massima performance o col flussometro tarato diversamente, mentre la Ferrari, per collaudare i cambiamenti della Power Unit è sicuramente stata costretta a dare fondo alla potenza massima; altro fattore che conforta sono i tempi della Sauber, è noto che i Team ‘minori’ sono sempre a caccia di tempi bassi per mettersi in luce e questo vale anche per altri motorizzati Mercedes o Renault, il vero paragone dovrebbe essere fatto tra Ferrari e Williams che lo scorso anno è stata la vettura più veloce dietro i Tedeschi nell’ultima parte della stagione, possiamo Ipotizzare che anche gli Inglesi si siano nascosti girando sotto tono? Oppure non hanno avuto a disposizione alcune importanti aggiornamenti (ricordiamo che anche la Mercedes ha usufruito di tutti i 32 gettoni) del motore 2015? Se così fosse la distanza sarebbe ancora siderale, però, almeno dal comportamento della Vettura Rossa, qualcosa sembra cambiato e di tanto; non ci sono certezze, ahinoi, ma qualche speranza sì…
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