Correva l’anno 2010 quando Fernando Alonso riuscì a conquistare l’ultima vittoria Ferrari al Gran Premio d’Italia, a Monza. Domenica la scuderia di Maranello ha la possibilità di aggiornare questa statistica e di riportare un po’ di luce nel buio di questa stagione fin qui fallimentare.

Fernando Alonso era al suo primo anno in Ferrari e aveva portato con sé molte critiche e non meno scetticismo. C’era, e c’è tuttora, chi non apprezza il suo carattere, diretto, schietto e spesso ruvido. Non si presentava come il perfetto pilota ‘da Ferrari’. C’era ancora Stefano Domenicali al muretto della rossa, Vettel, in RedBull, doveva ancora vincere il suo primo campionato e Hamilton avrebbe dovuto aspettare ancora qualche anno prima di prendere il posto di un certo Michael Schumacher in Mercedes. Sembra passata una vita e probabilmente è così. Monza 

Io c’ero quel giorno, e me lo ricordo benissimo. Ero seduto in parabolica esterna, con mio padre e con i fedeli bandieroni con il cavallino. Alonso scatta dalla pole position ma perde subito la posizione nei confronti di Jenson Button, su una McLaren allora competitiva per il titolo. Hamilton che sbatte alla Roggia contro la F10 di Massa e rompe la sospensione, ritirandosi alla curva successiva, la prima di Lesmo. Alonso che ritorna in testa dopo il pit-stop e va a vincere in un clima pazzesco. Il resto è ben rappresentato dal fiume rosso in pista. Non penso ci siano molti tifosi, soprattutto ferraristi, che stiano dalla parte di Fernando Alonso. Io sono uno di quei pochi e a chi mi chiede perchè rispondo semplicemente che mi è bastato assistere di persona a quella gara.

Il prossimo è sicuramente un weekend nel quale Ferrari può fare assolutamente bene. Come è ormai ben noto, La Rossa di quest’anno va bene e forte in rettilineo ma va male e piano in curva e il circuito di Monza ha molti rettifili e poche curve. Sebastian Vettel e Charles Leclerc cercheranno di agguantare la seconda vittoria di squadra in questo campionato ma, ben più rilevante, cercheranno di riportare una rossa sul gradino più alto del podio del Gran Premio di casa, a Monza, dopo 9 lunghissimi anni.

Per la Scuderia Ferrari questa vittoria serve come ossigeno. La stagione è ormai segnata da tempo ed il titolo è ben stabile sui binari che portano in casa Mercedes. Da fuori si percepisce come in squadra manchi entusiasmo e regni invece confusione. Il Team Principal Mattia Binotto non sta certamente lavorando in un buon clima. Inoltre accanto allo stato di grazia del fenomeno Leclerc, c’è un Vettel sempre più in crisi di risultati. Vincere a Monza darebbe un netto taglio a tutte le pressioni e tensioni accumulatesi durante questo 2019 e porterebbe solamente nuova linfa, almeno a livello emotivo, in vista del 2020.

Dipendesse da me concentrerei tutto nel prossimo Gran Premio di Monza e poi mi dedicherei totalmente al 2020…sperando che sia l’anno buono!

 

 

A proposito dell'autore

Sono cresciuto a pane e Formula 1. Le auto sono la mia passione e scrivere articoli mi permette di condividerla con tutti voi. Twitter @ivan_morepower

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