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Lando Norris, quel sogno che attendeva dal 2019

Era il 17 marzo 2019. Quel giorno Lando Norris da Bristol lo ricorda come se fosse un suo secondo compleanno. E’ stato infatti quello in cui per la prima volta ha provato l’ebbrezza inconfondibile di accarezzare una monoposto di Formula 1 tutta per lui. Ma un sogno ne tiene sempre subito sottobraccio un altro. E così Lando il britannico, nell’abitacolo, si portò due parole: voglio vincere.

Rimbalzato nella sua testa come un mantra per 109 Gran premi durante i quali aveva al massimo toccato il secondo gradino del podio, Lando il non ancora venticinquenne, adesso, è entrato nell’olimpo dei vincitori. La sua Mc Laren si è “permessa” di lasciarsi alle spalle Max asso pigliatutto Verstappen e di spezzare il monopolio Red Bull per la seconda volta dopo che l’impresa era riuscita a Carlos Sainz e alla Ferrari.

Insomma, nella mente e nel cuore del britannico della Mc Laren rimbalzerà da ora in avanti una canzone dal titolo Miami my love di cui ha scritto, in pista, parole e musica rifilando secondi su secondi non esattamente a un pilota di rincalzo, detto con rispetto parlando, ma a Verstappen. E pensare che, dodici mesi fa, a Miami, quasi chiudeva la fila con un mestissimo diciassettesimo posto. Ma è il bello della Formula Uno, altari e polveri non hanno mai il carattere dell’irreversibilità.

Dei sei quadri che ha provato a dipingere dall’inizio del mondiale, quindi, per Lando il determinato e il talentuoso questo è decisamente quello meglio riuscito. Non che gli altri non brillassero di lucentezza, dal momento che il ragazzo, sinora, non ha mai mancato di finire a punti, sesto in Bahrein, ottavo in Arabia Saudita, terzo in Australia, quinto in Giappone e secondo in Cina.

Lo scorso anno il suo computo finale parlò di 205 punti. Una cifra che lui ha tutte le intenzioni di frantumare. Perché, lui lo sa, i record, in Formula Uno come in ogni altro sport, esistono per essere continuamente ridefiniti. “Oggi ce l’abbiamo fatta- ha esclamato via radio raggiante ai box dopo il taglio per primo della bandiera a scacchi – lo sapevo che oggi ce l’avremmo fatta, lo sapevo”.

Certo, se anche Oscar Piastri non fosse stato tradito dall’ala anteriore che lo ha fatto progressivamente retrocedere laddove in un Gran Premio non si lascia traccia se non nelle statistiche la festa Mc Larena sarebbe stata completa. Ma il piazzamento dorato di Lando l’affamato di trionfi basta per entrambi. “Immagino che sia così che si fa” ha detto ancora in radio a fine gara. Sì, si fa così. E ora che lo sa, non vede l’ora di concedersi repliche.

Foto copertina Credit Formula. 1 via Twitter

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