Il presidente della FIA ha parlato del presidente della Ferrari scomparso prematuramente a luglio

Jean Todt ha parlato in un’intervista ad Autosport del defunto presidente della Ferrari Sergio Marchionne, che è venuto a mancare il 25 luglio a causa di alcune complicazioni sopraggiunte dopo un intervento chirurgico. Marchionne si era sempre fatto notare per la sua opposizione alle idee di Liberty Media, minacciando più volte che la rossa avrebbe abbandonato il mondiale le regole non fossero state soddisfacenti per Maranello.

Il presidente della FIA ha invece dichiarato che Sergio si era ”addolcito” nell’ultimo periodo della sua vita, nel quale ha avuto un incontro molto importante proprio con Todt e Chasey Carey. ”Il 28 giugno abbiamo cenato assiame a casa mia, a Ginevra. Ho capito in quell’occasione che la sua opposizione era svanita e che la Ferrari era interessata a permettere la crescita della Formula 1, senza più interesse ad abbandonarla. Il mese dopo Sergio è scomparso ed è stata un’enorme perdita, non solo per tutto ciò che ha fatto per l’industria, ma per la passione che ha avuto e per il suo stile. Aveva una grande personalità. Lavoravo con lui prima che venissi nominato presidente della FIA e non eravamo sempre d’accordo, ma alla fine mi è piaciuto molto e ho avuto molto rispetto per lui. La sua morte va molto al di là della vita professionale, la vita umana è una vita umana e qualunque cosa abbia fatto, quando la si perde è molto triste”.

Todt ha poi parlato del futuro della Ferrari, dove il nuovo CEO, Louis Camilleri, ha già indicato che adotterà un approccio meno aggressivo rispetto a Marchionne per quanto riguarda le discussioni sul futuro della F1, e Todt è fiducioso che si possa raggiungere un accordo per assicurare che la rossa rimanga nel campionato: ”Camilleri è una persona molto brillante”, ha detto Todt. “Ama le corse automobilistiche, e chiaramente sarà uno stile completamente diverso, ma è un grande uomo d’affari e di grande talento.È una persona molto semplice, quindi sono sicuro che come vuole la FOM, come vuole la FIA, come ritengo che la Ferrari voglia, saremo in grado di fare un buon lavoro, sono molto ottimista”.

 

 

 

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