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Leclerc: “Messico posto speciale. Passione incredibile”

Ormai si sa: il secondo weekend americano è sostanzialmente da dimenticare per Charles Leclerc. Nonostante la pole position ottenuta, la numero 21 della carriera, non è riuscito a convertirla in vittoria. I problemi sono stati molti: partendo dalla strategia della gara fino ad arrivare alla squalifica. In mezzo si pone proprio la SF-23 che, come dimostrato già dal resto della stagione, presenta molti limiti relativi al passo gara.

Dopo la squalifica, ottenuta nella notte italiana, i problemi per Leclerc non sono finiti: il monegasco ha dovuto infatti passare il weekend imbottito di antidolorifici a causa di un ascesso dentale.

Al pilota della Ferrari non resta che sperare in un buon weekend in Messico. Weekend che non si prospetta positivo per il pilota della Rossa visto che qui ha conquistato solo una pole del 2019 senza mai salire sul podio.

In classifica piloti Leclerc non si trova sicuramente in un’ottima posizione: il monegasco è sesto, a 20 punti dal compagno di squadra Carlos Sainz. A ciò si aggiunge un possibile rischio del settimo posto a causa della risalita del pilota Mercedes George Russel, ora a -8. Questi margini sarebbero stati sicuramente minori se il pilota non fosse stato squalificato ad Austin. Anche se, quasi sicuramente, Leclerc non riuscirà a guadagnare più di tanto dopo una stagione così disasstrosa come questa. L’obiettivo del monegasco sarà infatti quello di ottenere il miglior risultato per riscattare l’ultima delusione.

Le parole di Charles Leclerc

Il Messico è sempre un posto speciale. La passione che c’è lì è incredibile, e una delle gare in cui c’è più tifo. Mi è sempre piaciuto il Messico, ci sono andato per Capodanno due anni fa ed è stato bellissimo: la gara non fa eccezione, mi è sempre piaciuto andare lì. La zona dello stadio è incredibile, ci sono così tante persone e così tanta stravaganza, specialmente quando facciamo il parade lap. Possiamo sentire quanta passione ci sia sulle tribune, è incredibile. Il mio settore favorito è quello centrale, che si fa ad alta velocità, ma anche quello finale è bellissimo per l’Arena. Amo l’Arena, un po’ meno le curve che ci sono lì. Se si parla di guidabilità, preferisco il secondo settore, se si parla di passioni e ambiente il terzo settore“.

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