La Formula 1 è uno sport pericoloso, nonostante nel corso degli ultimi anni si sia progrediti molto in termini di sicurezza, non è mai possibile eliminare del tutto il rischio a cui i piloti vanno incontro, che si parli di F1, di MotoGP, di Rally o di qualsiasi altro sport motoristico in questione.
L’ultima grande tragedia nel mondo della Formula è stata la morte di Hubert nel corso del Gran Premio del Belgio 2019, ma di incidenti di questo tipo ne succedono, anche in formule minori e magari meno seguite. A tal proposito l’ansia e la paura dei genitori non potrà mai essere del tutto eliminata e sull’argomento si è espresso Charles Leclerc, raccontando del suo rapporto con la madre:
“È dura per mia madre”, ha detto Leclerc a GQ Magazine. “E non so cosa dirle se non che amo quello che faccio. Non c’è niente in particolare che posso dire per farla sentire meglio. Non ho intenzione di dire che starò attento. Non sarebbe vero. Darò il massimo, qualunque cosa accada. Lei lo sa: è uno sport pericoloso. È diventato enormemente più sicuro nel corso degli anni. Ma rimarrà per sempre uno sport pericoloso.”
Nel corso degli ultimi 4 anni, dalla stagione 2018 per essere più precisi, è stato introdotto l’halo, un dispositivo di sicurezza che sovrasta la testa dei piloti seduti nella monoposto e che ha già salvato parecchie vite, tra cui quella dello stesso monegasco nel corso dell’incidente capitatogli in occasione del Gran Premio del Belgio 2018
“Non sono mai stato un fan dell’Halo, ma devo dire che sono stato molto felice di averlo sopra la testa oggi” aveva detto Leclerc. “Ho sentito l’impatto e guardare l’immagine della mia macchina è davvero spettacolare.”
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