La penalità inflitta a Lewis Hamilton al GP del Messico ha diviso tifosi e analisti. Tuttavia, secondo Martin Brundle e Jacques Villeneuve, la decisione della FIA è coerente con il regolamento: il pilota Ferrari avrebbe tratto un vantaggio evidente tagliando la curva 4 nella battaglia con Max Verstappen.
Hamilton penalizzato di 10 secondi: il contesto
Il Gran Premio del Messico 2025 ha visto una delle decisioni più discusse della stagione. Lewis Hamilton, impegnato in un duello serrato con Max Verstappen, ha tagliato la curva 4 al sesto giro e ha successivamente ricevuto una penalità di 10 secondi per aver tratto vantaggio lasciando la pista.
La sanzione ha compromesso la gara del sette volte campione del mondo, relegandolo all’ottavo posto finale e cancellando le speranze di conquistare il primo podio con la Ferrari.
Hamilton ha espresso frustrazione dopo la gara, affermando che la decisione della FIA fosse “assurda” e che altri episodi simili non erano stati puniti con la stessa severità.

Telemetrie sbagliate e narrazione distorta
Come spesso accade, anche in questo caso alcuni youtuber e giornalisti italiani hanno diffuso interpretazioni parziali e fuorvianti.
Basandosi su una telemetria approssimativa e non corrispondente ai dati reali utilizzati dalle squadre di Formula 1, hanno sostenuto che la penalità a Hamilton fosse “ingiusta” o “eccessiva”.
In realtà, l’analisi delle emittenti e della stampa internazionale racconta una versione opposta: secondo i principali osservatori tecnici britannici e francesi, la decisione della FIA è stata corretta e perfettamente allineata al regolamento sportivo.
Ecco, infatti, come la stampa estera ha commentato il caso Hamilton.
Brundle: “La penalità era inevitabile”
L’ex pilota e analista Martin Brundle ha difeso apertamente la decisione dei commissari, sostenendo che la penalità fosse pienamente giustificata.
Secondo Brundle, Hamilton non ha rispettato la procedura di rientro prevista dalla direzione gara e ha tratto un chiaro vantaggio competitivo:
“Non capisco perché gli altri non vadano dritti a Curva 4. Hamilton non ha seguito il percorso prescritto e ha avuto un grande vantaggio. Non ha fatto nulla per restituirlo. Se non ci sono attenuanti, la penalità deve essere di 10 secondi, non di 5.”
Brundle ha evidenziato che il pilota britannico non ha cercato di rallentare né di restituire la posizione a Verstappen, aggravando così la violazione.

Villeneuve: “Vantaggio troppo grande, giusta la sanzione”
Dello stesso parere Jacques Villeneuve, campione del mondo 1997, che ha giudicato corretta la sanzione assegnata dalla FIA:
“Sembrano tanti 10 secondi, ma Hamilton ha guadagnato troppo. Non poteva restituire la posizione a Verstappen perché era già stato superato da Bearman, ma tagliando ha mantenuto un vantaggio di oltre 100 metri. Non ha nemmeno provato a rallentare.”
Villeneuve ha sottolineato che il vantaggio non riguardava solo il duello diretto con Verstappen, ma l’intero gruppo, alterando l’equilibrio della gara.
Il verdetto dei commissari
Nel documento ufficiale della FIA, i commissari hanno chiarito che Hamilton non poteva seguire la via di fuga standard a causa dell’eccessiva velocità, ma che ciò non giustificava il rientro in pista davanti a Verstappen.
Il rapporto dei commissari recita:
“Car 44 ha lasciato la pista e tagliato la curva, guadagnando un vantaggio duraturo. Non ha restituito la posizione. La penalità standard per tale infrazione è di 10 secondi.”
Analisi finale
La decisione ha diviso il paddock, ma il giudizio di Brundle e Villeneuve suggerisce una chiara coerenza regolamentare.
Hamilton ha commesso un errore di valutazione che, in un contesto di alta intensità, è costato caro. Per la Ferrari, resta comunque la consapevolezza di un buon passo gara e di una competitività ritrovata in condizioni difficili.
Fonte: Crash.net


