Ferrari F1 GP Messico
Ferrari F1 GP Messico Foto Credit X Ferrari

Gp Messico, Analisi gara: Ecco i segreti della vittoria di Sainz

Carlos Sainz ha riportato la Ferrari nella vittoria nel Gp del Messico con una prestazione perfetta, approfittando del duello fra Lando Norris e Max Verstappen, e delle difficoltà nella gestione gomme e con le temperature di Charles Leclerc.

Il grande protagonista del Gp del Messico è stato senza dubbio Carlos Sainz, che dopo la pole nelle qualifiche ha completato l’opera in gara, prendendosi di forza la vittoria. Il trionfo dello spagnolo e il secondo successo di fila della Ferrari, hanno confermato che Austin non è stato un caso, ma la SF-24 è una macchina in grado di essere veloce su tutte le piste. Unico rammarico l’errore nel finale di Charles Leclerc, che per tutto il week end ha dovuto inseguire il compagno di squadra, e non ha avuto lo stesso feeling con la vettura del Texas, impedendo alla Scuderia di Maranello di piazzare un’altra doppietta e ridurre ulteriormente il distacco dalla McLaren. Grande alleato della Rossa Max Verstappen, che nonostante la penalità di venti secondi, il sesto posto, e perso l’imbattibilità in Messico, non ha permesso a Lando Norris di lottare per la vittoria con Sainz. Per l’olandese la grossa preoccupazione, non sono gli attacchi ricevuti dai suoi colleghi, ma una Red Bull quarta forza come a Monza, che non gli ha consentito nemmeno di arrivare davanti alle due Mercedes.

Per Verstappen il Gp del Messico sembrava iniziare con il piede giusto, prendendo la testa della corsa superando Sainz al via. Invece al rientro ai box della safety car, dopo l’incidente in partenza fra Yuki Tsunoda e Alexander Albon, non riesce ad allungare e staccare il pilota della Ferrari. Sainz al nono giro fa una magia, sorprendendo Verstappen all’interno e riprendendosi la prima posizione. Il campione del mondo, deve difendersi subito anche da Norris, al quale come ad Austin chiude la porta. Questa volta però gli stewards lo puniscono, ma nel frattempo ad approfittare del duello è stato Leclerc. Il monegasco prova ad andare alla caccia di Sainz, che come possiamo vedere dal grafico di F1-TEMPO, è un martello con un passo dell’1.21.7. Leclerc ben presto a causa delle temperature alte, deve fare lift and coast ed alzare il piede, e nel primo stint accuserà un gap di tre decimi (1.22.0) dal compagno di squadra. Alle loro spalle la situazione non cambia, Norris per paura di un contatto non prova a riattaccare Verstappen, che non ha il passo delle Ferrari, ed i due rivali girando sull’1.22.3, prendono mezzo secondo da Sainz.

Quello sarà il momento decisivo della gara. Infatti dopo i pit stop nel secondo stint con aria pulita, il pilota della McLaren è il più veloce in pista. Norris con un ritmo di 1.20.4 si avvicina a Leclerc, che sempre impegnato ad abbassare la temperatura della sua SF-24, ed alle prese con dei doppiaggi, non riesce a rispondere e perde tre decimi al giro. Problemi che mettono in crisi Leclerc, il quale al sessantatreesimo giro nell’ultima curva rischia di perdere la vettura, ma con un miracolo riesce a non andare a muro, ed è costretto a cedere la seconda posizione a Norris. Al contrario Sainz può gestire il vantaggio creato nella prima parte di corsa, e non ha bisogno di mostrare il potenziale della Ferrari, per andarsi a prendere la seconda vittoria stagionale. Invece Verstappen, dopo aver scontato i venti secondi di penalità alla sosta, non riesce a rimontare con facilità come faceva l’anno scorso. Infatti l’olandese (1.21.4), oltre a farsi infliggere un secondo da Norris e otto decimi da Sainz, è più lento anche di Hamilton e Russell (1.21.2). Le due Mercedes in grande difficoltà con le medie, migliorando con le Hard, non consentono a Verstappen di ridurre il gap, che si deve accontentare della sesta posizione.

Dal grafico del passo gara totale, possiamo vedere come Ferrari e McLaren sono state alla pari nel Gp del Messico, a fare la differenza è stato Sainz, e il tempo perso da Norris dietro a Verstappen. Il Team di Woking, dall’inglese ha comunque ricevuto risposte positive dagli aggiornamenti portati ad Austin, con la MCL38 tornata sui livelli di Singapore. La McLaren però ha bisogno di ritrovare al più presto Oscar Piastri, in calo nelle ultime gare, ed autore del peggior week end della stagione, sia per il Mondiale piloti, ma anche al fine di fermare la rimonta della Ferrari. Chi sembra ormai uscire dalla lotta per il titolo costruttori, è la Red Bull che ad Austin aveva illuso di aver superato il momento difficile, ed oltre che con il nervosismo di Verstappen, deve fare i conti con Sergio Perez che nemmeno in casa ha fatto una prestazione sufficiente. Un grande aiuto per  difendere almeno il primato nel Mondiale viene dalla Ferrari, che vedremo se ad Interlagos confermerà l’ottimo momento di forma, con Fred Vasseur che ha come unica preoccupazione al momento, una rivalità ormai esplosa definitivamente fra Sainz e Leclerc, come hanno mostrato le immagini al parco chiuso.

 

 
 
 
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