Gp Las Vegas, musi lunghi all’Alpha Tauri

Il loro giudizio è netto: non è andata bene. Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda non sono persone che si nascondano dietro a un dito o avvezze al giustificazionismo oltre ogni evidenza. I due piloti dell’Alpha Tauri intonano un coro compatto: a Las Vegas è stato un fallimento. L’australiano ha concluso al quattordicesimo posto lontano dalla zona dove si capitalizza, il nipponico si è ritirato anzitempo.

Se per ambedue, quindi, gli sguardi sono mesti, lo è altrettanto il canto di riscossa in vista dell’ultimo atto del mondiale di Formula 1 ad Abu Dhabi.

“Ero ottimista per la gara- dichiara Ricciardo- sapevo che avremmo faticato al via e alle ripartenze perché questo fine settimana ci è mancato qualcosa per quanto riguarda gli pneumatici e il loro funzionamento su questo asfalto scivoloso con basse temperature, pensavamo di riuscire a far funzionare le gomme dopo un paio di giri e di rientrare nel gruppo ma non ci siamo riusciti”.

Ergo, lavoro di autoconcentrazione psicologica e lavorazione sul miglioramento dell’assetto della vettura saranno per lui le colonne sonore da qui ad Abu Dhabi. E lo saranno anche per Tsunoda : ” abbiamo diversificato l’assetto tra le nostre auto e abbiamo osato un po’ di più con la mia- dice il giapponese- ma comunque non è andata bene, ho fatto una partenza pulita e sono contento di essermi tenuto fuori dai guai, questo mi ha permesso di guadagnare parecchie posizioni, purtroppo però non avevamo il passo per chiudere nella top 10, siamo contenti di avere sfidato noi stessi, sapevamo che avremmo faticato e abbiamo dovuto fare i conti con la nostra auto”. Abu Dhabi è quindi la stella polare anche per lui.

Nella comune consapevolezza dei due che sarebbe un ottimo segno per il prossimo mondiale concludere con un piazzamento a punti.