Gp Las Vegas: Ecco perché la Ferrari non è stata battuta dalla Mercedes per la nuova direttiva Fia

Nel giorno del Max Verstappen IV, la Mercedes torna alla vittoria ed a piazzare una doppietta nel Gp di Las Vegas, mentre la Ferrari spreca un’occasione e va in scena l’ennesimo scontro fra Charles Lecler e Carlos Sainz. 

Il Gp di Las Vegas come l’anno scorso, smentisce chi aveva criticato la pista, ed il suo ingresso nel calendario di Formula 1. In Nevada le gerarchie della seconda parte di stagione sono state completamente ribaltate, con una Mercedes prima forza, che non solo ha ritrovato la vittoria, e come a Spa ha centrato la doppietta. Uno scatenato George Russell ha completato l’opera, mentre Lewis Hamilton ha riscattato le qualifiche. A prendersi la scena però è stato Max Verstappen, a cui è bastato un quinto posto per chiudere i giochi e laurearsi per la quarta volta Campione del Mondo, raggiungendo Sebastian Vettel ed Alain Prost. Infatti Lando Norris non è riuscito ad arrivargli davanti nemmeno in gara, e a tenere aperto il Campionato. La Ferrari non ha sfruttato una grande occasione con una McLaren sulla difensiva in Nevada, e come temeva alla vigilia, nonostante un circuito adatto alla SF-24, ha sofferto il freddo. Andiamo a vedere dal grafico e dai dati della telemetria di F1-TEMPO, perché la prestazione al di sotto delle aspettative della Rossa, è da escludere sia legata alla nuova direttiva della FIA.

Per capire le cause dei problemi della SF-24 nel primo stint, bisogna tornare indietro alle qualifiche, quando la Ferrari ha scelto un assetto più scarico per puntare alla pole. Con Sainz ci è andata vicina a centrarla, ma non ha dato i frutti sperati in gara. C’è da dire che lo stesso set-up è stato utilizzato a Monza ed in tutti i circuiti medio-veloci, ma con temperature più alte. Chi ha pagato di più è Charles Leclerc, che per tentare di prendersi la prima posizione ad inizio corsa, è andato subito in crisi con gli pneumatici scivolando indietro, e agevolando la fuga di Russell. Il pilota della Mercedes grazie ad una W15 con un downforce maggiore, ha rifilato nel primo stint (1.38.614) otto decimi al monegasco (1.39.406) e mezzo secondo a Sainz (1.39.103), che nonostante un introduzione più dolce delle medie, ha sofferto di graining. Oltre all’inglese anche Verstappen (1.39.207) con più carico, che aveva criticato nelle qualifiche la Red Bull il mancato sviluppo di un’ala posteriore per i tracciati veloci, ha sfruttato i problemi della Ferrari. Al contrario di Norris che ha girato con lo stesso passo di Hamilton (1.39.5), il quale però scattava dalla quinta fila. 

Nella seconda parte di gara, per la Ferrari con le Hard la situazione migliora per quanto riguarda la gestione gomme, ma non con i tempi. Russell (1.37.7) infligge un distacco di cinque decimi alle due Rosse (1.38.5), e l’unico in grado di tenere il suo passo era Hamilton (1.37.6), che continua nella sua rimonta. Ritmo simile per Verstappen (1.38.2), mentre Norris (1.38.6) come Sainz e Leclerc, non tiene  il passo delle Mercedes. Nel terzo stint Leclerc ( 1.36.450) e Sainz (1.36.521) con una vettura più leggera, è la più veloce in pista. Cambio di passo nel finale che si vedeva spesso l’anno scorso con la SF-23, mentre è una delle prime volte che la SF-24 si comporta in maniera diversa durante la corsa. All’opposto di Verstappen (1.37.001), che con meno benzina va in difficoltà come nelle prove libere di Venerdì, venendo superato dalle due Ferrari, le quali danno vita all’ennesimo momento di tensione in questa stagione. Stesso passo delle Rosse per Hamilton (1.36.521), che non si accontenta del secondo posto mettendo pressione a Russell, e Norris (1.36.508).

Dal grafico del passo del Gp di Las Vegas, possiamo vedere come la gara si sia decisa nel primo stint. La Mercedes sfruttando delle condizioni particolari che già su altre piste avevano esaltato la W15, è stata  in tutto il week end la prima forza. Uno-due del Team di Brackley, che ha aiutato la McLaren, con una Ferrari la quale ha recuperato meno punti di quanto sperava nella Classifica Costruttori. A complicare i piani di rimonta della Scuderia di Maranello, ci sono le polemiche al termine della gara fra Charles Leclerc e Carlos Sainz. Lo spagnolo che ha rischiato una penalità per aver tagliato la pit lane, venendo richiamato ai box quando i meccanici non erano pronti, ha disobbedito ad un ordine di scuderia. Lo spagnolo superando nel trentesimo giro Leclerc lo ha fatto infuriare nel Team Radio, che rischia di avere strascichi nelle ultime due gare. Alla Ferrari per sperare di tenere aperto fino ad Abu Dhabi il Campionato, in Qatar servirà perfezione e gioco di squadra, ma non il clima che c’è adesso nel Team, soprattutto perchè Losail è un circuito perfetto per le caratteristiche della McLaren, ed anche Verstappen potrebbe inserirsi nel duello.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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