L’Emilia lo ama e lui ama l’Emilia. Yuki Tsunoda, il samurai buono, è quello che, lo scorso campionato quando faceva parte dell’Alpha Tauri, prese la sua bella pala e aiutò la gente colpita dall’alluvione a tirare via il fango. Gli emiliano- romagnoli non lo hanno dimenticato. Ma è anche colui che , da Imola, è uscito con un decimo posto ovvero il quarto risultato a punti in sette gran premi. Per lui un buon coronamento di un weekend vissuto sempre ad alta voce con un approdo in Q3 insieme al suo fratello di scuderia Daniel Ricciardo che però , al contrario di lui, non è riuscito a monetizzare.
Magari il fiero nipponico sperava di mettere nel forziere qualche punto in più ma tanto è, muovere la classifica si doveva e si è fatto. E così eccolo a intonare il gaudemus , non senza avere prima analizzato lucidamente la gara. “Hulkenberg era veloce nei rettilinei, più di noi e non volevamo finirgli dietro, per questo abbiamo effettuato il pit prima del previsto, è stato il momento clou della gara, penso che abbiamo gestito bene la strategia, abbiamo allungato il secondo stint e gestito le gomme dure per gli ultimi quindici passaggi, grazie al team per l’ottimo lavoro fatto”.
Intanto, in casa Red Bull, qualche pensierino su di lui lo fanno. Il ragazzo corre, ha talento, macina punti in continuazione. Ergo, sentenzia qualcuno, magari gli si potrebbe dare l’occasione di compiere un ulteriore salto di qualità. Chi vivrà vedrà.