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Gp Abu Dhabi, il bilancio di Fernando Alonso dopo il quarto posto nel mondiale

L’anagrafe dice quarantuno anni. L’entusiasmo di Alonso dice che la voglia di frequentare il circus a un certo livello non ha affatto cessato di stringergli la mano. Fernando Alonso non fa i salti di gioia per il settimo posto ottenuto da Abu Dhabi, lui che in questa stagione ha mangiato in più occasioni pane e podio. Ma, guardando al complesso del campionato, il sorriso gli spunta grande e raggiante così.

Perché un quarto posto, ancorché condiviso con il ferrarista Charles Leclerc, con 206 punti, è pur sempre un quarto posto. Ed è la prova che l’asturiano bimondiale è ancora capace di competere a certi livelli.

E così la sua valutazione regalata ad Auto Sprint e messa nero su bianco si scinde in due tronconi. Il contingente, cioè il Gran Premio di Formula 1 ad Abu Dhabi, lo porta a dire che “la gara è andata bene ma non è stata niente di spettacolare, pur se abbiamo fatto il massimo”.

Pausa. Adesso si volta pagina, dice, e si passa al quadro generale e non solo a un suo singolo colore. “Sono molto contento della stagione – ha proseguito – otto podi, tanti punti per la squadra, penso sia la stagione migliore dell’Aston Martin, le aspettative sono più alte per l’anno prossimo”.

Alonso guarda nello specchietto retrovisore e si riporta a quando la stagione era appena decollata. “Dodici mesi fa- ha aggiunto – quando abbiamo fatto il primo test qua con l’Aston Martin, nessuno pensava che avremmo potuto fare tutti questi podi e finire quarti nel campionato piloti”.

Ergo, dice a compendio: “nessun rimpianto”. A lui i rimpianti piace convertirli in energia da investire in eventuali, nuovi trionfi. La sfida per il 2024 è lanciata. E, mentre l’anagrafe scorre, lui corre.

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