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F1 News Ben Sulayem Foto Credit Formula 1 .com

Formula 1 Visita riservata in casa Ferrari: Ben Sulayem incontra la Scuderia a Maranello

Formula 1 – Nel fine settimana del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, un incontro di alto profilo si è tenuto lontano dai riflettori: Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, ha fatto visita alla Ferrari a Maranello. Una mossa tutt’altro che casuale, che si inserisce in un fitto calendario di incontri istituzionali e politici che il dirigente emiratino ha condotto nel corso del weekend.

Un’agenda politica ben calibrata

Ben Sulayem, 63 anni, è consapevole che buona parte della sua rielezione alla guida della FIA dipende dall’appoggio delle federazioni nazionali, membri dell’assemblea generale dell’ente. La sua presenza a Imola si configura dunque come parte di una vera e propria campagna politica, volta a consolidare alleanze e raccogliere consensi in vista del futuro.

Tra gli appuntamenti ufficiali, anche un incontro con i vertici della FAMS (Federazione Auto Motoristica Sammarinese), rappresentata dal presidente Paolo Valli e dal vicepresidente Christian Montanari. L’incontro, tenutosi presso l’hospitality della FIA, ha avuto al centro la discussione sul destino del circuito di Imola, che a partire dal 2026 potrebbe uscire dal calendario di Formula 1.

L’ipotesi sul tavolo è quella di un ritorno del Gran Premio di San Marino, come avveniva fino al 2006. Una soluzione che, secondo quanto emerso, sarà oggetto di valutazione con Liberty Media, promotore del campionato mondiale.

F1 News Test Formula f1 Ferrari
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La tappa a Maranello: scenari e ipotesi

La visita alla sede Ferrari, tenutasi nella giornata di domenica, è avvolta dal riserbo. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte della Scuderia né della FIA. Tuttavia, è plausibile che il colloquio abbia toccato alcuni dei temi centrali del futuro della Formula 1.

Uno di questi è senz’altro il Patto della Concordia, il cui attuale ciclo si concluderà alla fine del 2026. Ferrari, team storico della categoria, ha tutto l’interesse a mantenere e difendere i benefici economici e istituzionali che le competono. Sulayem potrebbe aver voluto sondare la posizione del Cavallino in vista delle negoziazioni che si apriranno nel prossimo biennio.

Tecnologia, governance e futuro

Non meno importante è il dossier tecnico. Il presidente della FIA ha più volte lasciato intendere di voler promuovere un ritorno a motori aspirati alimentati da carburanti sostenibili, pur mantenendo una componente ibrida, ma con una potenza ridotta. Un tema che tocca da vicino Ferrari, sempre in prima linea sul fronte dell’innovazione motoristica.

La visita potrebbe anche aver rappresentato un’occasione per colmare l’assenza della dirigenza Ferrari all’incontro tra i team e la FIA in Bahrain, dove la Scuderia era rappresentata dal solo Frederic Vasseur. Sebbene non ci sia conferma ufficiale della presenza di Benedetto Vigna o John Elkann, la loro partecipazione non è da escludere.

Una Ferrari deludente in pista, ma centrale nei palazzi del potere

Anche se i risultati in pista tardano ad arrivare, Ferrari resta uno dei pilastri su cui si regge l’intera Formula 1. Ben Sulayem lo sa bene. La visita a Maranello rappresenta un segnale importante: la volontà della FIA di ascoltare la voce del team più iconico della storia del motorsport in una fase di transizione strategica per l’intero sistema.

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