Formula 1 – Günther Steiner (team principal della Haas) ha espresso il suo punto di vista sull’epopea del budget cap, dopo che Zak Brown (amministratore delegato della McLaren Racing) ha inviato una lettera alla FIA sostenendo che la Red Bull stesse “barando” violando il limite di 145 milioni di dollari (e dopo la notizia secondo cui pare che a Red Bull sia stato offerto un accordo dalla FIA).

La scuderia era impegnata in un testa a testa con la Federazione, per la violazione del tetto dei costi di 145 milioni di dollari, dopo che era stata riscontrata una violazione. I colloqui si sono, però, interrotti in seguito all’improvvisa morte del fondatore della Red Bull, Dietrich Mateschitz.

Prima della gara in Texas, una lettera scritta da Zak Brown e inviata al presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem vedeva il boss del team accusare Red Bull di “broglio”, cosa che il team principal Christian Horner ha smentito durante la conferenza stampa di venerdì.

Quando gli è stato chiesto della lettera e se il superamento del tetto dei costi fosse da considerarsi un imbroglio, Steiner ha convenuto che ogni violazione dovrebbe essere considerata alla stregua di una penalità sportiva o tecnica.

“Ho sempre un’opinione: Innocente fino a prova contraria. Forse Zak ne sa più di me, ma su queste cose vivo con l’autorità”, ha detto ai media.

Steiner ha ricordato un precedente: la penalità tecnica ricevuta dal proprio team in occasione del Gran Premio d’Italia del 2018, quando è stato escluso perché il pavimento della vettura di Romain Grosjean è risultato illegale.

“È come andare sotto peso o usare troppo carburante” ha spiegato “Siamo stati esclusi da una gara per un’infrazione tecnica di tre millimetri, che non avrebbe fatto differenza”.

“È un imbroglio e le regole sono scritte, ci sono delle sanzioni che dobbiamo rispettare. Non c’è nulla, nel regolamento, che ti escluda in caso di broglio. Quindi bisogna trovare la giusta sanzione anche in questa occasione”.

Senza un tetto ai costi, la Haas non sarebbe sulla griglia di partenza

Steiner ha osservato che senza un tetto ai costi, la Haas sarebbe probabilmente uscita dalla griglia di partenza nel 2020 causa l’aumento dei costi che avrebbe avuto la gestione di un team di F1 dopo la pandemia.

Steiner si è di fato unito al coro dei colleghi Team Principal nel loro desiderio di garantire che il tetto dei costi sia effettivamente controllato, piuttosto che essere un importo consigliato a cui i team dovrebbero attenersi.

“Siamo ancora qui grazie al budget cap, altrimenti saremmo spariti nel 2020”, ha detto Steiner.

“Dobbiamo migliorare e rafforzare le regole, ma è un buon passo avanti e il budget cap non sparirà”.

“Quindi ora dobbiamo solo regolare queste violazioni, come le gestiamo questa volta per iniziare, e poi come le gestiremo in futuro. Ma sono tranquillo, perché penso che il budget cap funzioni”.

“Dobbiamo assicurarci che in futuro non ci allontaniamo dal principio del tetto di bilancio”.

“Che la Red Bull abbia sforato di un milione o di due milioni a me non fa differenza. Abbiamo fatto un buon passo avanti con un tetto di spesa imposto e abbiamo ridotto le disparità tra i team”.

Impatto della sponsorizzazione di MoneyGram

La Haas ha annunciato la società di servizi digitali “person-to-person” MoneyGram come nuovo title sponsor per il 2023, e la squadra ha già apposto il suo logo sulla vettura durante il fine settimana di Austin.

MoneyGram sostiene di operare a livello globale “in quasi tutti i Paesi del mondo” e dovrebbe portare alla Haas abbastanza denaro da avvicinarsi al limite del tetto dei costi il prossimo anno.

Steiner spiega: “Dovrebbe portarci al tetto dei costi o molto vicino. Ora stiamo preparando i bilanci per il prossimo anno, quindi vedremo dove arriveremo”.

“L’obiettivo è quello di raggiungere il tetto dei costi, quest’anno non eravamo molto lontani a dire il vero, quindi speriamo di raggiungerlo l’anno prossimo”.

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